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Salento Book Festival con Rocco Tanica e Chiara Fina. Domenica e lunedì Selvaggia Lucarelli con “Il vaso di pandoro” a Corigliano d’Otranto e Galatone

Chiara Fina, Rocco Tanica, Selvaggia Lucarelli, Fabio Canino. Sono gli autori che si preparano a salire sul palco del Salento Book Festival 2024 in questi prossimi giorni di fine agosto e inizio settembre. “La Festa dei Libri, la Movida dei Lettori” domani, sabato 31 agosto, torna a Parabita: in piazza Regina del Cielo alle 20.30 Chiara Fina presenta il libro “L’estate brucia ancora” (Guanda). Dialogando con Jessica Niglio, l’autrice presenta il suo romanzo d’esordio. Protagoniste due amiche, Emma e Carlotta, con il loro legame segnato dalla violenza che si evolve nel tempo e che però poi arriva a un punto. Chiara Fina in questo libro invita i lettori a non abbandonare sogni ed impeti dell’età adolescenziale, a custodire il proprio “bambino interiore”.

Alle ore 21.30, sarà la volta di Rocco Tanica. Intervistato da Daniela Palma, presenta “Scritti scelti male” (La Nave di Teseo), riedizione della sua pubblicazione del 2008, a cui il musicista del mitico gruppo Elio e le storie tese ha aggiunto degli inediti. Rocco Tanica è stato definito la risposta italiana alla domanda: “Come ti chiami?”. Parimenti questo libro si propone come risposta italiana alle domande: “Senta, potrebbe inanellare una nutrita serie di racconti brevi, saggi brevi, testi teatrali brevi, poesie brevi, articoli brevi? E potrebbero i racconti affrontare argomenti quali l’amore tra principesse e mugnai decapitati, le tribute-band di cantanti defunti e la presenza di alieni nei capoluoghi di regione? E potrebbero i testi teatrali veicolare contenuti quali il trattamento delle insolazioni, il coming out eterosessuale e le riprese di un film? E potrebbero le poesie toccare temi quali le dottrine politiche e le affettuosità erogate sia a titolo gratuito che a pagamento? E potrebbero gli articoli contenere riferimenti ad assassini – seriali o una tantum – e testate giornalistiche sussiegose? E se sì, rimarrebbe spazio per il sunto in cento parole di cinque classici della letteratura italiana?” Il libro era già in tipografia quando si è aggiunto l’interrogativo del proverbiale ritardatario: “E un inserto a fumetti (brevi)? Non ci starebbe anche un inserto a fumetti?” Uff. E ferma le rotative, e inserisci l’inserto, e fai ripartire le rotative. Scritti scelti male risponde a tutte queste domande.

Domenica 1 settembre a Corigliano d’Otranto al Castello Volante e lunedì 2 a Galatone al Palazzo Marchesale, sempre alle 21, la scena è di Selvaggia Lucarelli. Dialogando con Daniele Pratolini nella prima sera e con Marco Cataldo e Valeria De Vitis il giorno successivo, presenta il libro “Il vaso di pandoro – Ascesa e caduta dei Ferragnez” (PaperFIRST). È la storia dell’inchiesta che ha cambiato per sempre il mondo degli influencer, imponendo più di una riflessione su come sia pericoloso, oggi, maneggiare un successo così incorporeo da svanire in un click. Il 15 dicembre del 2023 Chiara Ferragni, fashion influencer di fama internazionale all’apice del suo successo, viene multata dall’Antitrust per pratica commerciale scorretta. L’accusa è quella di aver spacciato un’operazione commerciale per un’iniziativa benefica destinata alle cure di bambini malati di tumore. La caduta dalla vetta è rapida e rovinosa: i suoi follower si sentono ingannati, la stampa italiana e internazionale le voltano per la prima volta le spalle, le aziende interrompono le collaborazioni, i primi tentativi di riparare il danno (il famoso video con la tuta grigia che diventerà un meme più virale della stola “Pensati libera”) sortiscono effetti ancora più disastrosi. La Chiara Ferragni vincente e adorata da 30 milioni di follower, in un attimo, non esiste più. Perché nell’epoca della fama decisa dai like, puoi permetterti di perdere tutto, tranne una cosa: la reputazione.

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