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Notte Della Taranta 2024: la conferenza stampa di presentazione

Si è tenuta questa mattina, venerdì 23 agosto 2024, presso il Palazzo Baronale di Melpignano la conferenza stampa di presentazione della 27ª edizione de “La Notte della Taranta”, in programma sabato 24 agosto e trasmessa in diretta su RAI 3 a partire dalle ore 21:20, in simulcast su RADIO 2 RAI, con la conduzione di Ema Stokholma.

Tante le dichiarazioni a partire da quelle del  presidente della Fondazione, Massimo Bray, ed a seguire quelle del direttore artistico e di tutti i partecipanti, che hanno presentato anche il tema di questa edizione 2024: generazione taranta, tutti i giovani che hanno conosciuto la Taranta attraverso il rito collettivo nato nella Grecìa salentina nel 1998.

Sul palco della Notte della Taranta saliranno grandi nomi del panorama musicale italiano e internazionale che interpreteranno i canti d’amore, di protesta e di lavoro rivisitati in chiave contemporanea dagli arrangiamenti urban di Shablo ed eseguiti dall’Orchestra Popolare diretta dal maestro Riccardo Zangirolami.

Questa la line-up: Angelina Manco, Geolier, Gaia, Ste, Luca Faraone.

Un percorso di ricerca cominciato con l’ascolto delle registrazioni sul campo di  Alan Lomax, Ernesto De Martino e Diego Carpitella e proseguito in cinque sessioni di prove dove il maestro Shablo ha scelto quali brani presentare nell’edizione 2024. Tra le scelte il brano Malachianta che Shablo ha mescolato con le sonorità argentine del tango, in omaggio alla terra che ha accolto la sua famiglia di emigranti italiani. 12 le coreografie costruite da Laccio con “la contaminazione di linguaggi tra il contemporaneo e la pizzica che in alcune di queste performance sarà pura e tradizionale. Abbiamo cercato di creare energie diverse ed originali, e su Malachianta la contaminazione è emozionante“.

Per la 27ma edizione de La Notte della Taranta Emilio Isgrò ha realizzato delle cancellature speciali che faranno da scenografia al Concertone conclusivo del festival. La Notte della Taranta è uno dei segni più efficaci e potenti della rinascita del Sud Italia. Ospitato in Salento, è il più grande festival d’Italia e una delle più significative manifestazioni sulla cultura popolare d’Europa. Una collaborazione nata dal legame tra il Maestro Isgrò e il Presidente della Fondazione La Notte della Taranta, Massimo Bray, oltre che dalla volontà di esaltare l’alto valore culturale del festival salentino che da quasi trent’anni promuove un simbolo popolare e sostanziale del nostro Meridione. “La Notte della Taranta mi è apparsa subito, evidenzia l’artista Emilio Isgrò, fin dalle origini, come uno dei segni più efficaci e potenti della rinascita di un Sud che vuole produrre cultura tutelando le tradizioni, cosa tutt’altro che impossibile stando ai più fondati pronostici, se è vero che il Sud italiano è il più attrezzato per andare incontro alle speranze di crescita sostenibile. Così, quando il mio amico Massimo Bray mi ha chiesto di dare una mia testimonianza in questo che è indubbiamente un atto di rifondazione del festival, gli ho detto un Sì convinto e totale. Non amo la retorica meridionalista, anzi amo il nostro Paese nella sua integrità, il Sud come il Nord. So tuttavia che non possiamo restare decentemente in Europa (e contare davvero) se tutte le forze disponibili in Italia non entrano in campo. Come siciliano, inoltre, mi unisce emotivamente alla Puglia, in un abbraccio d’amore, la comune eredità di Federico di Svevia, che in pieno Medioevo presagì le aspettative e i bisogni del mondo nel quale viviamo. Forse il nome di Federico è soltanto un simbolo, ma oggi anche i simboli hanno un peso se non ci attardano nella nostalgia e nel rimpianto“.

Le copertine di Isgrò aprono la sequenza visual realizzata da GALATTICO. Un’esplorazione di linguaggi visivi e di percorsi che si dipanano dalle tradizioni popolari per trovare nuove strade nello spazio e nel tempo. In un percorso sincretico e parallelo a quello musicale, la videoscenografia si propone prima di tutto di ricercare gli archetipi della tradizione popolare salentina in culture differenti, vicine e lontane, e di metterle in scena giustapponendone le diverse interpretazioni. Lo stesso gesto, la stessa intenzione, diventa così un filo di Arianna per indagare diverse culture partendo da ritualità di festa, di vita, di morte che raccontano l’essenza stessa della vicenda umana. Allo stesso tempo, il lavoro di ricerca non si ferma a riprodurre le immagini, ma va a rimediare e reinterpretarle attraverso una manipolazione digitale. È così oltre che un percorso nello spazio anche un viaggio nel tempo, utilizzando gli strumenti del contemporaneo per dare nuova vita a simboli antichi, facendoli dialogare con il presente, e ancor di più, avvicinando gli spiriti di luoghi lontani. È quindi il caos stesso che si genera attingendo alle diversità di origini e di strumento a celebrare il rito collettivo universale e il movimento catartico, a mettere in scena questa metamorfosi dell’uomo, del segno, della natura, del reale, in cui il mondo tangibile si riconosce, si rimescola con l’immateriale e si rimedia nel segno grafico di un linguaggio nuovo. Galattico utilizza nella sua narrazione le immagini dei reperti archeologici provenienti dai Musei di Bari, Lecce e Taranto e dal Museo del fischietto di Rutigliano.

Ma sul palco arriveranno anche le sculture di Officina Chiodo Fisso con la cartapesta di Putignano. Già famosa per il Carnevale più antico d’Europa, la cartapesta  acquisisce così una nuova dimensione, dimostrandosi versatile e capace di adattarsi a contesti diversi. Questa collaborazione non solo mette in risalto l’artigianato locale, ma rafforza anche i legami culturali tra le diverse realtà pugliesi. “Le nostre sculture sono un omaggio alla Taranta, un modo per far vibrare la cartapesta al ritmo dei tamburelli“, affermano Alessio Verdolino ed Emanuele Ricchi di Officina Chiodo Fisso “abbiamo voluto creare delle luminarie contemporanee che dialogassero con la musica e con il pubblico, invitando tutti a immergersi in un’atmosfera magica“.

La scelta della materialità della cartapesta nella sua mutualità è stata pensata per essere associata alla trasparenza delle pelli dei tamburi che durante la notte suonano fino all’alba. I tre elementi scultorei rappresenteranno delle tarantole e saranno delle vere e proprie luminarie contemporanee che faranno da scenografia alle due postazioni del direttore artistico e produttore internazionale SHABLO affiancato dal maestro e giovanissimo pianista Riccardo Zangirolami.

L’apertura del Concertone sarà affidata ad una corale su Pizzica di Aradeo e per la prima volta eseguita sul palco di Melpignano la tradizionale Tarantella di Sannicandro con Giancarlo Paglialunga. Spazio ad un’inedita Manushaqe in arbëreshë interpretata da Salvatore Galeanda. Segue una travolgente Pizzica di Copertino affidata alle voci femminili dell’Orchestra Popolare tutte le donne. Su Pizzica di San Marzano di San Giuseppe interpretata da Enza Pagliara il direttore d’Orchestra Riccardo Zangirolami ha spiegato di aver scoperto con enorme stupore che la suite numero 2 di Sergej Vasil’evic Rachmaninov  è ispirata proprio al brano popolare. La prima ospite in scaletta sul palco di Melpignano (LE) sarà Angelina Mango che interpreterà Su Picculina in perfetto dialetto salentino e al pubblico regalerà una versione tutta nuova del  celebre brano La Noia firmato da due ex maestri concertatori Dardust e Madame. Una travolgente Pizzica di San Vito eseguita da tutte le voci della Taranta apre la sequenza di brani hit nella storia del Concertone: Lu Ruciu de lu mare con Antonio Amato, Pizzica di VillaCastelli con Alessandra Caiulo, Pizzica degli Ucci con le tre voci maschili dell’Orchestra Galeanda, Amato e Paglialunga, la ballatissima Pizzicarella con Stefania Morciano, Acqua dela Funtanacon Consuelo Alfieri.  Il secondo ospite ad abbracciare il pubblico di Melpignano sarà Geolier con la versione pizzicata di I pì me, tu p’ te e un medley con Shablo di Grazia/MManc.  Si prosegue con il canto in grico Klama cantato da Alessandra Caiulo. Viaggio tra il tango argentino, omaggio di Shablo alla sua terra d’origine,  e il Salento è Malachianta. Sarà la potente Pizzica di Tarantointerpretata da Salvatore Galeanda ad aprire la terza parte del Concertone che ospiterà Gaia impegnata in una performance ballata su Mena Mena Mò e a seguire la sua hit Chega in lingua portoghese. Antonio Amato torna ad infiammare la piazza con l’attesissima Aria Caddhipulina che da il benvenuto alla quarta ospite della serata STEcon la sua potente voce intonerà Tammurriata Nera per introdurre il nuovo brano uscito oggi Lose Control. Il secondo brano in arbereshe è Lule Lule interpretata da Enza Pagliara che renderà poi omaggio a Giovanna Marini. Si prosegue verso il finale con Mamma la rondinella cantata da Cosuelo Alfieri, Pizzica di Cosimino con Giancarlo Pagliualunga, Ec Ec terzo brano in arbereshe con Stefania Morciano. Gemme preziose quelle che il chitarrista e autore Luca Faraone regalerà ai brani Taranta di Lizzano e FuecuChiuderà come da tradizione il Concertone di Melpignano,  l’inno di saluto partecipato dal pubblico Calinitta-Buona Notte.

L’Orchestra è composta da 21 elementi. Voci: Consuelo Alfieri,  Alessandra Caiulo, Stefania Morciano, Enza Pagliara, Antonio Amato, Salvatore Cavallo Galeanda, Giancarlo Paglialunga, e dai musicisti Gianluca Longo (mandola) Peppo Grassi (mandolino) Attilio Turrisi (chitarra battente) Giuseppe Astore (violino) Roberto Chiga, Alessandro Chiga, Carlo Canaglia De Pascali (tamburello salentino) Roberto Gemma (mantici) Nico Berardi (fiati)  Leonardo Cordella (organetto)  Alessandro Monteduro (percussioni)  Antonio Marra (batteria) Mario Esposito (basso) Gioele Nuzzo (tamburello e didgeridoo). 

Per il Concertone del 24 agosto all’organico dell’Orchestra Popolare si unisce una sezione d’archi composta da Sara Francesca Molinari (viola) Luisa Gaia Dal Molin (violoncello) Lucia Allegro e Valeria Di Crosta (violino).

Il corpo di Ballo della Taranta è composto da Mihaela Coluccia, Cristina Frassanito, Serena Pellegrino, Lucia Scarabino, Stefano Campagna, Marco Martano, Fabrizio Nigro, Mattia Politi. Per l’edizione del 24 agosto si affiancheranno sei ballerini professionisti: Simone Rossari e Michele Serra (assistenti del coreografo) Fabio Stroscio, Camilla Gesualdi, Federica Di Marzo, Federica Rogoli.

Per chi volesse seguire tutta la conferenza stampa di presentazione potrete collegarvi al seguente link https://youtu.be/-NJ3qTkKKF8

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