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Sul PUG di Galatone pende l’obbligo di una complessa revisione

– comunicato dell’associazione Galatone Bene Comune –

Il Quotidiano di Lecce del 17.12.23 ha pubblicato un enfatico comunicato stampa dell’Amministrazione di Galatone in cui, tra l’altro, si afferma: “Ora il Comune entro 90 giorni adeguerà il Piano alle modifiche richieste dalla Regione Puglia e subito dopo entrerà in vigore. Il nuovo strumento urbanistico è quindi ormai ad un passo dalla sua applicazione sul territorio.”

A tal proposito l’associazione Galatone Bene Comune evidenzia che tale passaggio risulta privo di fondamento e fuorviante, perché ignora o travisa la Legge Regionale n.34/2023 , che per il caso in specie (attestazione di compatibilità con richiesta modifiche) prevede (Art. 21– comma 1 – lettera f ) che il piano, una volta modificato, venga (ri)adottato dal C.C., e (re)inviato alle Autorità competenti. In alternativa potrà essere promossa una Conferenza dei Servizi.  Solo dopo l’esito positivo di tali passaggi di controllo, il PUG “entrerà in vigore”. Non “subito”.

Ma andiamo con ordine. La Giunta Regionale ha trasmesso l’atto deliberativo di rito con allegato parere tecnico. Quest’ultimo, lungamente articolato e altamente professionale, evidenzia diffuse e complesse criticità del piano comunale (oltre 40 segnalazioni, oltre a vari errori evidenziati) e ne impone perciò un’articolata revisione modificativa e integrativa. Il controllo con esito positivo di tale adeguamento consentirà l’entrata in vigore del nuovo strumento urbanistico, che non avrà le carenze progettuali di quello adottato. 

Il Comune tace sul documento tecnico (e se ne comprende il perché), ma ha diffuso e sbandierato quello deliberativo regionale che ha come oggetto: “Piano Urbanistico Generale (PUG). Attestazione di compatibilità con richiesta di modifiche ai sensi del comma 9, art. 11 LR n. 20/2001 come modificata dalla LR n.34/2023”.

Ebbene, la LR 34/2023, all’Art. 21 – comma 1 – lettera f  della LR 34/2023, riguardo al caso in specie recita testualmente:

….. Nel caso in cui la Giunta regionale o la Giunta provinciale oppure il Consiglio metropolitano individuino modifiche necessarie ad attestare la compatibilità del Piano, il Consiglio comunale entro 90 giorni adotta il PUG adeguato e lo invia per l’attestazione di compatibilità, alla Giunta regionale ed alla Giunta provinciale o al Consiglio metropolitano, che si esprimono entro trenta giorni dalla ricezione della deliberazione del Consiglio comunale. In alternativa il Comune può promuovere, a pena di decadenza delle misure di salvaguardia di cui all’articolo 13, entro il termine perentorio di centottanta giorni dalla data del primo invio del PUG, una conferenza di servizi …. In sede di Conferenza di servizi le amministrazioni partecipanti, nel rispetto del principio di copianificazione, definiscono congiuntamente le modifiche necessarie ai fini del controllo positivo.”. 

Insomma, Il Comune non ce la racconta nel modo giusto. Eppure l’Urbanistica è retta da un’avvocata. Puntualizzarlo è doveroso. L’auto-propaganda, se pur umanamente comprensibile, non fa bene alla credibilità amministrativa, cui invece gioverebbe una comunicazione onesta, trasparente e rispettosa dell’opinione pubblica. Dopodiché, se regolarmente e compiutamente modificato e integrato come richiesto dalle Autorità competenti, ben venga il PUG. Quello fatto bene che abbiamo sempre auspicato.

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