18.000 presenze durante tutta la manifestazione e una piazza stracolma per il finissage con la performance speciale di Nina Zilli: chiude così l’edizione 2023 e già guarda al 2024 Yeast Photo Festival, l’evento con base nel cuore del Salento che unisce fotografia, cibo e arti visive per ripensare il rapporto tra uomo ambiente a cura delle associazioni culturali Besafe e ONTHEMOVE con la direzione di Flavio & Frank e Veronica Nicolardi e la curatela di Edda Fahrenhorst. Una 2/a edizione con 14 mostre tra prime italiane ed europee, ospiti tra cui il Nobel per la pace Riccardo Valentini, lo chef Alessandro Borghese e 20 artisti esposti tra i più interessanti sul panorama internazionale – da Paolo Woods e Gabriele Galimberti a Cortis & Sonderegger, da Moira Ricci a Damaris Betancourt, Jan von Holleben, Johanna Maria Fritz – oltre a panel, incontri ed eventi collaterali per l’iniziativa patrocinata da Ministero della Cultura, Regione Puglia, Provincia di Lecce, Città di Lecce, Comune di Matino, Unisalento, FAI – delegazione di Lecce gruppo Salento jonico, in collaborazione con ArtWork eMasseria Le Stanzìe.
Partito nel 2022 con 8 mostre e 14 fotografi ospiti nel borgo di Matino quest’anno Yeast ha quasi raddoppiato, oltre ad aggiungere alle sue location il suggestivo Chiostro del Palazzo dell’Antico Seminario a Lecce e la Masseria Le Stanzie a Supersano. Sguardo proiettato verso ottiche internazionali e legame profondo con la cultura del territorio: è questo il concept che contraddistingue il festival fin dalla nascita. Una filosofia della contaminazione che si riflette in ogni aspetto dell’evento a partire dalla selezione dei progetti – con lavori di artisti esposti in tutto il mondo affiancati a una grande collettiva che vede protagonista la comunità locale – fino alle iniziative speciali – i talk su stili di vita e climate change con chef stellati, ricercatori di chiara fama e giornalisti nazionali accanto a ristoratori e imprenditori del posto. Una proposta trasversale che si è arricchita di visite guidate con gli autori, passeggiate fotografiche in collaborazione con Lomography, letture portfolio con professionisti del settore, degustazioni enogastronomiche, un dj set firmato da Andrea Mariano, tastierista dei Negramaro, e il progetto artistico in collaborazione con Locomotive Jazz Festival che ha concluso la manifestazione con un esclusivo incontro tra il sax di Raffaele Casarano e la voce di Nina Zilli.
“Siamo entusiasti di questa edizione, che ci ha premiati con un grande successo di pubblico”, dicono gli organizzatori. “Lavoriamo nella convinzione che stabilire un legame col territorio e coinvolgere attivamente la comunità sia tanto importante quanto portare in Salento alcuni dei talenti più brillanti della fotografia contemporanea da Nuova Zelanda, Stati Uniti, Ucraina, Francia, Germania, Belgio, Inghilterra, e per il secondo anno consecutivo i numeri indicano che la direzione è quella giusta. Ci impegniamo a onorare e promuovere le tradizioni locali, coinvolgendo gli abitanti delle città che ospitano l’iniziativa e allo stesso tempo sensibilizzando i partecipanti al festival sulla ricchezza della storia e della cultura della nostra terra, in linea con uno dei temi centrale dell’evento: il cibo come identità”. E continuano: “Altri concetti fondamentali per noi sono contaminazione e interconnessione – tra sguardi, forme d’arte, prospettive internazionali e radici sul territorio –, idee alla base di Yeast, che come evoca il nome stesso, “lievito” in inglese, vuole essere sempre più luogo di fermento culturale, forza creativa e generativa, storie ribelli che sprigionano energia visionaria connessa alla terra, all’etica del lavoro e al rispetto per la natura”.