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Mobilità transnazionale: esperti a confronto al Convitto Palmieri di Lecce

Dalla Puglia al mondo e ritorno, attraverso un sistema di mobilità transnazionale di alto livello che consenta soprattutto ai più giovani di conoscere altre realtà, altri mercati ed acquisire un know-how di livello avanzato da riportare a casa.

Questo il nodo della giornata di studio e confronto organizzata dall’Assessorato regionale alla Formazione e Lavoro, Dipartimento Politiche del lavoro, istruzione e formazione e ARTI, in collaborazione con la Rete Eures Puglia e il Polo Biblio-museale di Lecce.

“Occorre promuovere un sentimento di fiducia nei giovani, ad aprirsi alle esperienze e alle relazioni, per consolidare il senso di appartenenza alla comunità territoriale – commenta Silvia Pellegrini, direttrice Dipartimento Politiche del Lavoro Regione Puglia. La Puglia è terra di grandi opportunità, tanto più in questo momento di programmazione dei fondi europei del ciclo 2021-2027. La percezione che un futuro possibile esiste è fondamentale se vogliamo invertire il trend che ci mortifica, ossia quello che registra nella nostra terra uno dei più alti tassi di neet, giovani che non studiano, non lavorano e non vanno in cerca di occupazione. In tal senso, l’orientamento sin dall’asilo quale strumento per costruire la consapevolezza del sé diventa fondamentale per immaginare il futuro come il proprio “capolavoro” da realizzare nella propria terra. Tutto ciò non è affatto in contrasto con la mobilità transnazionale. Al contrario, la rete Eures può e deve assurgere ad ambito ideale per arricchirsi ed implementare conoscenze e competenze da riportare nella terra d’origine per una crescita comune”.

Fondamentale in questo cammino virtuoso, il ruolo di EURES. La rete europea dei servizi per l’impiego nata nel 1994 sostiene, infatti, la mobilità professionale volontaria in Europa. Coinvolge i Centri pubblici per l’impiego, i sindacati, le organizzazioni datoriali, istituzioni pubbliche locali e nazionali ed è coordinata dall’Autorità europea del lavoro. Offre un servizio pubblico e gratuito rivolto a

persone in cerca di occupazione che vogliono trasferirsi per lavorare in un altro Paese europeo e a datori di lavoro che desiderano assumere persone da tutta Europa.

“Fondamentale per i nostri giovani acquisire ampie conoscenze – le parole dell’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro, Sebastiano Leo. Venire a contatto con altri mercati, conoscere altre lingue, gli usi e i costumi di altri popoli, è ormai necessario per acquisire nuove conoscenze e competenze. Occorre poi, e questa è la sfida, che le competenze e conoscenze acquisite siano un supporto in più per far tornare i nostri giovani sul territorio e inserirli in modo più stabile nel mondo del lavoro. Continuiamo a lavorare in questa direzione, il lavoro oggi è complesso, tecnologicamente avanzatissimo, connesso con tutto il mondo, gli asset economici strategici, dal turismo all’agricoltura, sono tutti collegati con il mercato mondiale e per questa ragione ancora di più occorre avere conoscenze e competenze di altissimo livello.

All’incontro odierno sono anche intervenuti Catia Mastracci, coordinatrice nazionale della rete Eures, Bernadette Greco, consulente Eures di Regione Puglia e Giuseppe Lella, dirigente della Sezione Politiche e mercato del lavoro di Regione Puglia. Inoltre, l’evento è stato l’occasione per presentare i primi esiti dei gruppi di lavoro con gli stakeholder regionali sui temi della mobilità transnazionale per i giovani e per i lavoratori e per raccogliere il punto dei vista dei giovani, principali beneficiari delle opportunità offerte dai programmi di mobilità transnazionale.

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