Ceramicamara, prima mostra di ceramica contemporanea ispirata al peperoncino, chiude a Ruffano gli eventi legati alla X edizione di Maru Il Peperoncino in festa.
All’interno di un antico frantoio ipogeo, un evento espositivo culturale organizzato da Made in Soap in collaborazione con l’artista Pamela Maglie e con il patrocinio del Comune di Ruffano, Assessorato alla Cultura e Turismo, ispirato al tema del peperoncino a cui hanno risposto artisti locali e nazionali e che si auspica arricchire nelle prossime edizioni con un concorso o una residenza artistica a tema.
La mostra sarà inaugurata sabato 18 novembre alle ore 17.00 con i saluti istituzionali e il Ceramic Reading Accendere la Sirena di e con Walter Spennato, coordinatore della Casa per la Vita “Artemide” di Racale. A chiusura, domenica 26 novembre, la performance d’arte visiva Mend dell’artista Fabrizio Manco.
Domenica 19 novembre la mostra sarà aperta dalle 10.00 alle 12.00 e per l’occasione ci sarà una visita guidata gratuita attraverso il centro storico con i racconti sulla storia della ceramica a Ruffano. Partenza dal frantoio ipogeo alle ore 10.00
La ceramica è una delle peculiarità del territorio di Ruffano, un paese in cui in passato gran parte dell’economia si basava sull’arte dei pignatari e si contava la presenza di numerose fornaci. Ora esistono ancora poche famiglie a capo di questa antica tradizione, i cui eredi porteranno testimonianza della loro storia.
Da qui l’idea di una mostra di ceramica dedicata al peperoncino, spezia infuocata e popolare e le sue svariate forme e colori, al piccante e a tutto quello che questa parola, che nel dialetto salentino diventa maru, per sancire un legame imprescindibile tra l’agricoltura, l’arte, l’artigianato: tutto viene dalla Terra.
L’arte della ceramica e la festa di Maru, come occasione di rigenerazione e riscoperta di luoghi e saperi. La mostra è un invito a conoscere il passato identitario del territorio in cui si svolge la festa, ma anche un confronto attraverso il quale attivare nuove spinte propulsive, che consentano al settore della ceramica e dell’agricoltura di affrontare nuove sfide degne della secolare tradizione di Ruffano, da conoscere e da tramandare