Tre giorni e un luogo unico in cui ritrovarsi per seminare esperienze e suggestioni, piantare buone pratiche, dare acqua alla poesia e far germogliare il pensiero critico. Da giovedì 3 a sabato 5 agosto torna “Luci nel bosco. Cinema, arti, natura”, l’evento speciale firmato dalla Festa di Cinema del reale e dell’irreale dedicato al rispetto della natura e alla valorizzazione della coscienza ecologica, tra proiezioni, allestimenti site specific, musica live nel magico Bosco-Giardino del Palazzo baronale Serafini-Sauli di Tiggiano (Lecce).
Quest’anno la manifestazione si dissemina in ben tre giorni di attività, tra residenze artistiche e un laboratorio di esplorazione creativa del polmone verde di Tiggiano (3,4,5 agosto) che incontrano il pubblico nella lunga notte di “Luci nel bosco”, dal tramonto all’alba, in programma venerdì 4 agosto. Un’avventura in cui essere allo stesso tempo spettatori e partecipanti attivi, perdersi tra gli alberi, i viali e la torre colombaia, tornare a stupirsi, cercare il cuore profondo che anima le piccole comunità.
Luci nel bosco è realizzato con la direzione artistica di Paolo Pisanelli e il coordinamento creativo di Francesco Maggiore; un’iniziativa prodotta, ideata, organizzata da OfficinaVisioni, Big Sur e Associazione Cinema del reale, in collaborazione e con il sostegno del Comune di Tiggiano, Area Interna Sud Salento – Unione dei Comuni Terra di Leuca e con il supporto di progetto SAI Tiggiano – Rete di Economia civile Sale della Terra, Caroli Hotels, DFV, Ipad Mediterranean Cooperativa Sociale, Belle Case di Puglia, Tessitura Calabrese, Parisi Luminarie, ManuManu Riforesta, Lanime, ErrataCorrige, Discanto mediano cinema.
Gli effetti del cambiamento climatico fanno il giro del mondo e giungono ormai sino al Salento attraversato dalle fiamme. Mentre in tutto il mondo si sciolgono i ghiacciai preistorici e si fanno strada i deserti, ora anche il Sud dell’Italia brucia, brucia la Puglia dal Gargano al Salento, mentre al Nord vento, pioggia, grandine hanno impatti devastanti per i territori e gli abitanti.
Luci nel Bosco è un’occasione per ripartire da un dialogo con gli elementi naturali, dal rispetto per le piante e gli animali, per incontrarsi e scambiarsi idee tra lecci e querce, aranceti e piante aromatiche, in un luogo unico, custodito nel cuore di un borgo del Capo di Leuca, simbolo di biodiversità e del rapporto fecondo tra uomo e paesaggio.
Un luogo che è un grande cantiere di idee e nuove visioni di futuro, con numerosi progetti già attivi ed altri in progress: tra questi, Tiggiano Social Farm, un laboratorio sociale e culturale che prevede anche l’allestimento di un giardino sensoriale, e il potenziamento dei servizi della biblioteca, ai quali presto si aggiungeranno educazione alla lettura, logopedia, social gardening, per offrire un’esperienza unica che unisce libri e verde, seguendo la massima ciceroniana «Si hortum in bibliotheca habes, nihil deerit» («Se accanto alla biblioteca avrai l’orto-giardino, non ti mancherà nulla»).
Luci nel Bosco 2023
Ospite speciale di quest’anno è Donato De Santis, star internazionale della cucina, chef tra i più noti d’Argentina. De Santis, originario del Foggiano e cresciuto a Milano, si afferma come personalità di spicco del mondo dei fornelli prima negli Stati Uniti, e dalla fine degli anni Novanta a Buenos Aires, dove apre due tra i più celebri ristoranti del Paese e diviene in seguito il volto di Masterchef Argentina.
Ma De Santis non ha mai dimenticato le sue origini pugliesi e da diversi anni trascorre parte del suo tempo nel Capo di Leuca. Qui ha contribuito negli anni a numerosi progetti per la valorizzazione di una visione sostenibile del territorio, dalla promozione della cucina povera del Mediterraneo alla salvaguardia degli ulivi del Salento piegati dalla Xylella.
« Luci nel Bosco – dichiara il sindaco del Comune di Tiggiano Giacomo Cazzato – è un momento in cui arte, natura e cultura si uniscono in una esperienza che ci rende orgogliosi come sempre di condividere il nostro patrimonio storico e il cuore del nostro borgo. Un grazie particolare ad Area Interna Sud Salento, all’Unione dei Comuni, a tutti coloro i quali, inclusi i sostenitori, i volontari e le associazioni, hanno contribuito ad allargare l’offerta di questa edizione 2023».
« “Dobbiamo esigere da Dio che sia severo con chi ammorba l’acqua, con chi avvelena il vino,
con chi insidia il latte. Dobbiamo protestare contro coloro che violentano la natura, che deturpano i paesaggi, che speculano sulle bellezze della terra”. Queste parole di Don Tonino Bello hanno ispirato questa edizione di Luci nel Bosco – dichiara il direttore artistico Paolo Pisanelli – queste parole sono fortissime e risuonano dentro di noi, che dobbiamo protestare anche contro noi stessi, che dovremmo ascoltare e sostenere le richieste delle persone giovani di tutto il mondo che lottano per il futuro e per il presente di un pianeta disastrato. Che fare? Bisogna incontrarsi e agire, curare i luoghi, le piante, gli animali e smettere di avvelenare e bruciare la terra, il cielo, il mare in cui viviamo. Il cinema, la musica e le arti, sono vibrazioni e conoscenze che cambiano i pensieri, i modi di vedere e migliorano la vita».
«Anche quest’anno il Bosco-Giardino di Tiggiano si trasforma in un laboratorio di biodiversità culturale ospitando artisti in residenza che a stretto contatto con il luogo e la sua essenza restituiscono tracce visive e sonore del loro passaggio. – dichiara il direttore creativo Francesco Maggiore – Per una notte il Bosco invita il pubblico a vivere un’esperienza collettiva, durante la quale grazie a Luci nel bosco riesce a esprimere i suoi lati più nascosti e misteriosi stabilendo una relazione intima tra i suoi “abitanti temporanei” e le creature visibili e invisibili che da secoli danno vita al suo ecosistema».
Il programma di venerdì 4 agosto
Allestimenti site specific
Arte e natura tornano a dialogare senza soluzione di continuità nell’oasi verde del Palazzo Baronale Serafini-Sauli di Tiggiano, per un’esperienza emozionale unica.
Venerdì 4 agosto chi varcherà la soglia del bosco-giardino si troverà immerso in decine di installazioni e allestimenti site specific per i quali sono stati coinvolti tanto noti artisti pugliesi e non solo, quanto promettenti nuove leve, nell’ottica di un dialogo trasversale tra generazioni ed esperienze.
Di Nicola Genco, poliedrico artista visivo di Putignano (Bari) i visitatori potranno incrociare due allestimenti, che richiamano il suo interesse per i diversi aspetti della natura, così come il rapporto vivo e forte con la materia. “Ornithes – ovvero i luoghi del racconto” presenta imponenti e suggestivi aironi luminosi, sentinelle di un percorso di ricerca mosso dalla libertà: «come i grandi migratori, percorrendo rotte e distanze lontane, sostano in luoghi familiari per raccontarsi, abbeverarsi e scambiarsi esperienze – spiega l’artista – così l’uomo riconosce questi cammini e questi spazi per ritrovarsi, per condividere il proprio vissuto, per dissetarsi di altre umanità lontane, ma anche vicine». Genco firma anche le foglie luminose di “Umana natura”, che nelle intenzioni dell’artista è un percorso per riflettere sulla reale condizione di superiorità della Natura e sull’umanità nuda davanti al proprio fallimento.
Tra gli alberi del bosco-giardino anche le “Frange” di Elisabetta Selleri e Maurizio Buttazzo: attraverso la tecnica del macramè, filati intrecciati e annodati tra loro, senza l’ausilio di aghi o uncini, danno vita a giochi di luci e geometrie misteriose che ridisegnano lo spazio e creano occasioni di armoniose socialità.
“Macchie mediterranee: cronache dai frammenti” della giovane artista tiggianese Grace Martella è un’installazione video-grafica che racconta un’identità che si perde e non ha bisogno di trovarsi, che continua a disfarsi e a farsi, proliferando attraverso tutto l’impianto visivo in cui si innestano ciclicamente immagini frammentate e appunti.
Sempre da Tiggiano viene “La zona delle biciclette” con le fotografie di Francesco Buccarelli che presentano il murales realizzato nella zona 167 di Tiggiano, a pochi metri dal Palazzo Baronale, aprendo così idealmente un varco tra l’anima nobile e quella popolare del paese. Il murales, che fa parte del progetto “Tiggiano Art crossing”, richiama con forme semplici e colori pastello flora e fauna del bosco-giardino. Sono gli elementi iconografici che gli artisti Latifa y Tumu GaoGao, con il coordinamento artistico di Big Sur, hanno ideato e realizzato insieme agli abitanti della zona 167 di Tiggiano.
Tra i rami del bosco-giardino verrà proiettata la video-performance “Diptico y variacion” ideata durante la pandemia dall’attrice e danzatrice Anna Paola Bacalov: il bianco di una cava di zolfo, un corpo, due partiture di movimento, oggetti di ghiaccio che si stanno sciogliendo, momenti in cui tutto è disabitato, tra variazioni ritmiche e musicali che propongono una differenza alla partecipazione della funzione percettiva.
Si potrà poi diventare elfi, piante, animali e creature magiche del Bosco-Giardino grazie al face painting di Imma Vitiello, artista nata a Milano e conquistata dal Salento. Cura il servizio di face painting in grandi eventi tematici, su set cinematografici e pubblicitari.
Incanteranno inoltre la lunga notte di Luci nel Bosco anche gli allestimenti frutto delle residenze artistiche e dei laboratori ospitati dal Bosco giardino nei giorni di giovedì 3 e venerdì 4 agosto e realizzati in collaborazione e con il sostegno del progetto SAI Tiggiano – Rete di Economia civile Sale della Terra.
A cominciare da “Il bosco tessuto” di Elena Campa, una ricerca sulla flora e la fauna di Tiggiano, tra segni e simboli che si ripetono, si sovrappongono, si intrecciano, pattern e fantasie che racconteranno il luogo magico nel quale si è immersi, attraverso gli arazzi stampati dall’artista e confezionati dall’azienda Tessitura Calabrese. Elena Campa si occupa di illustrazione, grafica e tecniche di stampa artigianali, in un’ottica di sostenibilità ambientale. Tessitura Calabrese, nata nel 1972 a Tiggiano, è un’impresa di famiglia, una realtà aziendale orientata alla qualità della produzione artigianale e al rispetto dell’ambiente.
“La pazienza delle foglie” è il frutto della residenza di Tina Aretano, attrice, burattinaia, animatrice, artista, lavora da circa vent’anni come professionista del teatro di figura e delle arti performative. “La pazienza delle foglie” è un’opera collettiva composta da soli elementi naturali, foglie, rami, corteccia, attraverso l’uso della fantasia e stando a contatto con la natura, toccando e annusando gli elementi raccolti dal territorio.
“Tasselli. Paesaggi del volto” a cura della giovane fotografa Clara Linciano è un progetto che parla di abitanti e di luoghi, allestito nei suggestivi spazi della Torre colombaia. Qui, dove un tempo si allevavano gli uccelli utilizzati per spedire e ricevere messaggi, saranno esposti i ritratti degli abitanti di Tiggiano, membri di una comunità fatta di volontà e coesione.
“Specto” del giovane designer e illustratore Matteo de Marco è una rapida successione di oltre cento illustrazioni che racconta un viaggio di esplorazione del Bosco-Giardino di Tiggiano e della sua essenza. Una video installazione che invita a prestare maggiore attenzione ai dettagli e a lasciarsi affascinare da ciò che può rivelarsi osservando con cura creature, trame e meraviglie celate nel magico ecosistema boschivo.
La musica
Come sempre, è la musica a rendere vibrante l’emozione del contatto con la natura e il programma di Luci nel bosco è quest’anno particolarmente ricco di suggestioni.
Alle 20, la serata si apre con l’Aperitivo musicale a cura di Tre ad hoc: Luca Colella, chitarra e voce, Giorgio Doveri, violino e mandola, Antonio Corsano, organetto diatonico, portano nel “tre ad hoc” il loro bagaglio musicale che parte dalla tradizione popolare salentina spaziando nel cantautorato italiano e sopratutto in composizioni originali tra valzer, melodie mediterranee, balcaniche, salentine e dell’amore.
Alle 20.30 spazio aperto alla sperimentazione con la performance “Regression” di Admir Shkurtaj. Il fisarmonicista e compositore di origine albanese propone un’esperienza musicale sensoriale nella quale si fa vivo il carattere gestuale e corporeo del suono, un suono che si fa con le braccia, i palmi, i gomiti, architetture progettate all’istante, nel ritorno di un sentire profondo, viscerale, primitivo.
La musica riprende poi in tarda serata, per dar vita un’intera notte di emozioni.
A partire dalle 23.30 e fino alle prime luci dell’alba c’è infatti la Festa nel Bosco, animata da più dj che si alterneranno senza soluzione di continuità.
Lonoce, classe ’88, è un beat maker e compositore guidato dalla passione per la musica funky rare disco ed elettronica, crea produzioni e remix di “autori perduti” in tutto il mondo tramite drum machine e modular synth. Nel suo ultimo progetto chiamato “PhantaDisco” troviamo una chiave Groove e Baléárica, garage underground, in uno stile Italo disco ed elettronico fuori dal tempo.
A seguire passa in consolle il giovane e promettente dj e producer Cristian, in arte troøny, che, appena sedicenne, scalderà la pista con la sua selezione techno tutta la ballare.
Dalle 3.30 fino all’alba si ritorna nella quiete del bosco con un live site specific a cura de La Malasorte. Duo hip-hop salentino, nasce nel 2019 dall’incontro tra il rapper Proofeta (Pierluigi Conte) e la cantante LaMush (Claudia Giannotta). Il loro sound è un connubio tra rap e world music: il risultato è un sound sospeso tra il dream pop e il cantautorato italiano pieno di colori freddi e di sfumature sonore tutte da ascoltare.
Le proiezioni
Cuore della serata, come è naturalmente nell’evento che si lega alla Festa di Cinema del reale e dell’irreale, sono le proiezioni di film documentari, selezionati tra le proposte più interessanti e suggestive legate alle visioni della natura e del suo rapporto con l’uomo.
Alle 20.45, apre il programma “Almanacco HumeMovies100”, il progetto speciale della Fondazione Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia che racconta la storia collettiva del Paese attraverso micro video tratti da film di famiglia, amatoriali e d’artista.
Si avvicenderanno, senza soluzione di continuità: “Fantasmi sotto la neve” Guglielmo Baldassini, 30 gennaio 1927; “Vesuvio” della Famiglia Cavallo, 29 maggio 1925; “Le tarantolate” di Enzo Mazzeo, 29 giugno 1970; “L’eclissi” della Famiglia Prinetti, 15 febbraio 1961; “Twist” di Gianfranco De Palma, 15 gennaio 1964.
Alle 21, la presentazione della terza edizione di Luci nel Bosco e della XX Festa di Cinema del reale e dell’irreale – Cielo terra mare, da cui il primo nasce per gemmazione nel Capo di Leuca. Dopo il saluto del direttore artistico Paolo Pisanelli salirà sul palco anche lo chef Donato De Santis, star internazionale della cucina, che negli anni si è distinto per la promozione dei temi legati alla sostenibilità ambientale.
Chiude questo momento il videoracconto della Festa realizzato da Gianluca Distante.
A seguire, “The book of leaves” di Brett Foxwell, un’animazione in stop-motion che porta in sé un messaggio ecologista.
Alle 21.15 uno speciale appuntamento live tra cinema e musica con “Il bosco musicato” del cantautore Giovanni Bisanti. Si tratta di un’esplorazione sonora del bosco-giardino di Tiggiano, esito della residenza artistica realizzata nei giorni precedenti negli spazi del bosco-giardino, una ricerca di paesaggi sonori e visivi per creare un’ineffabile “colonna sonora” del bosco.
Segue, alle 21.30, “Lo stato delle cose” in collaborazione con Manu Manu Riforesta, associazione impegnata nel rimboschimento del Salento e in particolare dell’antico Bosco Belvedere, che attavereava il territorio prima della coltura intensiva dell’ulivo.
Restando in tema, alle 21.40 c’è il film breve “L’uomo che piantava gli alberi” di Frédérick Back, tratto dal romanzo di Jean Giono. Elzéard Bouffier, solitario pastore ritiratosi sulle montagne del sud della Francia, agli inizi del Novecento inizia un segreto rimboschimento, piantando col suo bastone appuntito migliaia di ghiande. In un’epoca di guerre e distruzione, l’uomo si dimostra ancora capace di generare la vita, anche con gesti semplici. Il film è un delicato inno alla vita, alla speranza e al rispetto per il mondo. Ha vinto il premio Oscar per il migliore cortometraggio d’animazione nel 1988 e, a vent’anni di distanza, è uscito anche in Italia con la voce di Toni Servillo come narratore.
Alle 22.15, dopo “Prossimamente” con OfficinaVisioni si proietta “Rosa – il canto delle sirene”, il film di Isabella Ragonese al suo esordio da regista. Racconta la Sicilia e le sue donne attraverso il fil rouge poetico della figura di Rosa Balistreri, la più importante cantastorie siciliana, che trovò nel canto – imperfetto ma altamente comunicativo – l’espressione catartica di tutte le inaudite violenze subite. Le parole e le vite di un gruppo di donne risuonano e si accostano a quelle della protagonista, trasformando il dolore in poesia del quotidiano.
Alle 23.15, un omaggio di Paolo Pisanelli a Cecilia Mangini, documentarista e fotografa, storica “stella polare” della Festa di Cinema del reale e dell’irreale, che nell’intervista realizzata da Pisanelli racconta l’incontro con Pier Paolo Pasolini, l’amicizia e la collaborazione alla scrittura del commento di tre documentari: “Ignoti alla città”, “Stendalì – Suonano ancora” e “La canta delle marane”.
Segue “L’arte del riciclo – omaggio ad Agnes Varda”: una voce unica nel coro nouvelle vague, nata fotografa, Varda fa cinema senza distinzioni tra generi, formati, durate, fiction o verité; ha ricevuto il Premio Oscar alla carriera 2018.
All’una chiude il programma delle proiezioni “CineLuci”, visioni notturne fuori dall’ordinario.
Inoltre, nel Bosco-Giardino diventa un luogo del gusto con Cibo a kilometro zero di FOODEST e gli spiriti di De Francesco Beverage e una vetrina delle più interessanti produzioni artigianali pugliesi con ‘Le botteghe’ di Officine Amaro, Maru, Zen/zero, Fatte in casa, Manu Manu Riforesta, Viviana Casaluci, Cirasa, Benedetta Longo, Monica Sticchi.
Il workshop
Sabato 5 agosto, laboratorio con Paolo Pisanelli
Luci nel Bosco non si chiude con la sua lunga Festa: sabato 5 agosto, infatti, il fotografo, filmmaker, direttore artistico di Luci nel Bosco e della Festa di Cinema del reale Paolo Pisanelli conduce un laboratorio di esplorazione fotografica del Bosco-Giardino dalle ore 17.30 alle ore 21. Cellulari, macchine fotografiche, videocamere, registratori digitali andranno bene per partecipare a questa coinvolgente esperienza. Il laboratorio comprende l’attività di ripresa nel Bosco-Giardino e una riflessione sulle immagini e i video realizzati. Partecipazione libera con prenotazione obbligatoria, 20 partecipanti fino ad esaurimento posti.