Si è svolto questa mattina presso il Municipio di Otranto l’incontro per la messa in sicurezza e la riqualificazione del canalone e della baia di Porto Badisco.
Presenti il Sindaco Francesco Bruni, l’Assessore regionale all’Ambiente Anna Grazia Maraschio, l’Assessore all’Urbanistica e OO.PP. del Comune di Otranto Serena Rosati, l’Arch. Michela Catalano funzionario della Soprintendenza al paesaggio di Lecce, la Dr.ssa Antonietta Riccio dirigente Sezione autorizzazioni ambientali della Regione Puglia, l’Arch. Enrico Grifonifunzionario del Servizio Parchi e tutela della Biodiversità Regione Puglia, l’Ing. Tommaso Farenga consulente Comune di Otranto, l’Ing. Luisella Guerrieri e il Dr. Francesco Minonne componenti del Comitato esecutivo del Parco Otranto-Leuca, l’Ing. Fernando Moschettini dirigente sezione ambiente Provincia di Lecce, il Dr.Alessandro Guerrieri comandante polizia provinciale, il Dr. Fabio Tarantino Cons. provinciale con delega all’Ambiente.
Tutti gli intervenuti, ciascuno per le proprie competenze, hanno messo in risalto l’importanza di una visione strategica per la tutela, valorizzazione e fruizione della baia di Porto Badisco, che segua un approccio integrato fra i diversi saperi e le diverse competenze, e che individui tutti i valori e gli elementi naturali e antropici presenti in un’area più vasta ma appartenente allo stesso sistema ecologico che comprende il sito di Porto Badisco. Nel contempo, hanno tutti manifestato grande attenzione all’individuazione di ulteriori misure urgenti orientate all’utilizzazione da parte della comunità.
Quest’ultimo aspetto deve comunque essere attivato nel pieno rispetto delle caratteristiche paesaggistiche, naturalistiche e geomorfologiche del sito, tenendo altresì conto dell’elevato rischio di pericolosità geomorfologica e idraulica da tempo presenti nell’area.
Il Comune di Otranto, con il supporto e il confronto con i componenti del tavolo tecnico, ha comunque sottolineato l’importanza di prestare attenzione alle richieste della collettività e, nel manifestare la necessità di contemperare le stesse con il rispetto dell’ambiente e della sicurezza, si attiverà per predisporre ulteriori misure urgenti coinvolgendo, oltre ai presenti, anche gli altri Enti che dovessero essere competenti.