Domenica 9 luglio alle 19, in via Ribezzo, angolo Via Congedo sarà inaugurato il laboratorio aperto sulla raccolta della memoria storica del quartiere sorto nei primi anni ’50 situato subito “dopo i Monaci”, lungo il rettifilo che porta al mare e che possiede la particolarità di essere stato il primo lotto di alloggi INA-Casa approvato dalla Commissione comunale edilizia della Città di Lecce. Saranno presenti il sindaco Carlo Salvemini e l’assessora alle Politiche Urbanistiche Rita Miglietta.
L’iniziativa è di studioconcreto, progetto artistico-curatoriale fondato da Luca Coclite e Laura Perrone e si sviluppa all’interno del progetto “Scuola Popolare – strumenti e pratiche collaborative” con il partenariato di Comune di Lecce, A.r.c.a. Sud Salento, Associazione “Fulgenzio Antoniano”, finanziato nell’ambito dell’avviso pubblico Puglia capitale sociale della Regione. Il progetto si propone di innescare un processo di immaginazione collettiva futura del contesto residenziale INA-Casa sito tra le arterie di via Cesare Battisti e via del Mare ai margini della circonvallazione, nel quartiere Mazzini. Mantenendo fede ai principi fondanti del piano INA-Casa e provando a rileggere gli spazi aperti e gli edifici, il progetto intende avviare una riflessione sulla valorizzazione del tessuto residenziale INA, come espressione del patrimonio dell’architettura moderna della città di Lecce e della sua storia urbanistica, coniugando tutela e trasformazione futura per salvaguardare la residenzialità e migliorare le condizioni di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
Nell’ambito dell’iniziativa sarà restituito il risultato della prima fase del progetto, relativa alla ricerca sulle memorie storiche del quartiere attraverso interviste degli abitanti e la raccolta di documenti, e sarà presentata la seconda fase del progetto, il laboratorio sul presente, che verterà sull’analisi di contesto e su casi studio di particolare interesse (21, 22, 23 settembre 2023).
Tra le attività in programma, l’organizzazione di laboratori aperti alla cittadinanza e iniziative collettive aperte ad artisti, professionisti di architettura e design incentrati sulla lettura del passato e del presente con la raccolta dei bisogni e dei desideri e del futuro del contesto, per l’elaborazione di un progetto pilota fondato sui valori della prossimità, la cooperazione e da trasmettere all’amministrazione comunale nonché l’allestimento di una mostra finale di documenti storici sul piano INA-Casa.
Tra gli impatti sociali attesi, la promozione e il rafforzamento della cittadinanza attiva e delle pratiche comunitarie, la diffusione dei valori dello spazio pubblico, la creazione di nuove reti di collaborazione; la sensibilizzazione al bene comune e alla sostenibilità.
“Invito i cittadini del quartiere ad entrare in contatto con le attività del progetto di studioconcreto, che, in coerenza con quanto accaduto nel corso delle consultazioni pubbliche per la redazione del nuovo PUG porterà certamente a nuove proposte inerenti il quartiere Mazzini – dichiara l’assessora alle Politiche Urbanistiche Rita Miglietta – una città non è fatta solo di edifici e spazi pubblici, ma anche di storie, ricordi, sogni, individuali e collettivi. Portare alla luce questo patrimonio, condividerlo e renderlo comune ci aiuta a immaginare e pianificare con maggiore consapevolezza il futuro del quartiere e a vivere la città con maggiore consapevolezza”.
studioconcreto: “Partendo dalla piccola scala, il nostro impegno sul quartiere nasce dalla necessità di recuperare – attraverso la collaborazione con artisti, ricercatori e sociologi – un volto urbano caratterizzato soprattutto da quegli elementi, spazi e volumi atti alla vita comunitaria e di relazione, che questo tipo di architettura non riesce più ad esprimere. Pare che tutte le vie fossero “Via del Mare” – primo ciclo di restituzione della nuova serie di “Pettegolezzi” di Giuseppe De Mattia (Bari, 1980) – intervento artistico in grado di restituire alcune delle narrazioni raccolte sulla vita che scorreva nelle case e nelle strade del quartiere – si fonda proprio su questo principio: restituire centralità ad un edificio, il “Centro Sociale, Case per Lavoratori in Lecce – Via del Mare” che originariamente incarnava questi valori”.