In scena al Teatro Garibaldi di Gallipoli “Donne e derivati”, uno spettacolo che approda per la prima volta in città, organizzato dall’assessorato allo Spettacolo dell’Ente. Parlare di donne è complesso ma parlare di violenza sulle donne è ancora più difficile perché capire, vivere e saper essere realisti senza retorica è spesso arduo. La protagonista di “Donne e Derivati” si racconta con semplice devastazione, tra parole e musica, in un viaggio apparentemente esilarante e a tratti cinico parlando alle donne ma, soprattutto, alle essenze femminili di ognuno di noi. Il riconoscimento dell’uomo ideale e la voglia di sentirsi diverse e sicure di sé sono tra i messaggi che trascinano per mano lo spettatore nella triste verità della violenza domestica. É un pugno nelle coscienze che, senza indugi, si spinge fino alla consapevolezza che alcuni segnali non razionalizzati sono proprio la causa di una cecità che offusca, per paura, il vero significato dell’amore.
Definito dalla critica una carezza sul cuore delle donne, un pugno nelle coscienze maschili, Donne e Derivati è scritto, diretto e interpretato da Sergio Siciliano con in scena Luigi Botrugno al piano e Ovidio Venturoso alla batteria e percussioni. Producer Stefania Fanales.
Al termine dello spettacolo anche un intervento a cura della Commissione Pari Opportunità del Comune di Gallipoli.
“Abbiamo inteso ospitare questa rappresentazione poiché riguardante una tematica meritevole della massima diffusione, attenzione e tutela – commenta il vicesindaco Tony Piteo con delega allo Spettacolo – Da quando abbiamo riaperto le porte del Teatro Garibaldi la programmazione comunale si è concentrata su temi e contenuti plurimi, capaci di suscitare altresì l’entusiasmo e l’interesse di pubblici diversi.
Pertanto, anche questa volta, auspichiamo che l’appuntamento in questione possa essere accolto dalla comunità cittadina con partecipazione, e soprattutto, consapevolezza.”