Proseguono l’attività ispettiva e di rimozione dell’amianto sul territorio leccese da parte dell’Ufficio Ambiente del Comune. Due importanti operazioni, attese da tempo dai cittadini, sono state portate a termine nelle ultime settimane, con la rimozione di 9.670 chilogrammi di amianto da due siti individuati come pericolosi per la salute dei cittadini, in via Pietro Marti e in Via Merine.
Nel primo caso, a seguito della segnalazione pervenuta al Settore Ambiente da cittadini, il Comune ha eseguito un sopralluogo con il proprio personale ispettivo e diffidato il proprietario di un piccolo manufatto situato all’interno di un giardino in via Pietro Marti la cui copertura era costituita da Eternit. A seguito della diffida il proprietario si è attivato nell’immediato provvedendo a far rimuovere a ditte specializzate la copertura, portando a corretto smaltimento circa 800 chilogrammi di amianto.
In seguito alla ordinaria attività di perlustrazione del territorio, nel maggio scorso i funzionari comunali hanno individuato un capannone di grandi dimensioni in Via Merine anch’esso dotato di copertura di amianto. Con la medesima procedura posta in essere per il precedente caso, il Comune ha contattato il proprietario del capannone diffidandolo ai fini della rimozione e corretto smaltimento della copertura, avvenuti nel mese di settembre. In questo caso i chilogrammi di amianto rimossi sono risultati 8.870.
Da gennaio, inoltre, il settore Ambiente ha rimosso, con successivi interventi, 9431 kg di materiali in eternit abbandonati su suolo pubblico in spazi di periferia o strade di campagna.
A seguito di questi ultimi interventi, sale ad 98.595 chilogrammi dal 2019 la quantità di amianto rimossa dal territorio comunale a seguito dell’attività ispettiva del settore Ambiente, che ha intrapreso una lotta senza quartiere alla presenza di questo materiale pericoloso e dannoso per la salute pubblica. È infatti scientificamente provato che l’amianto a struttura fibrosa è gravemente nocivo, in quanto l’esposizione alle fibre di amianto, inalabili, può comportare gravi e irreversibili patologie.
“Ringrazio il personale dell’Ispettorato ambientale che lavora senza sosta per individuare in città i siti maggiormente pericolosi e giungere con la collaborazione dei proprietari alla bonifica degli stessi – dichiara l’assessora all’Ambiente Angela Valli – c’è ancora molto da fare, occorre lavorare fianco a fianco, amministrazione e cittadini per giungere al risultato di una città completamente bonificata da questo pericolosissimo materiale, come previsto dalla legge. Invito i cittadini a consultare il vademecum Amianto pubblicato sul sito istituzionale e tutte le informazioni disponibili per collaborare a beneficio dell’ambiente e della salute pubblica”.