Il Treno della Memoria, che in diciotto edizioni ha accompagnato più di 60.000 persone a visitare i campi di Auschwitz e Birkenau, torna a viaggiare anche quest’anno. Grazie al supporto e all’impegno di Terra del Fuoco Mediterranea, Babel e Terra del Fuoco Trentino, soci fondatori del Treno della Memoria, è stato possibile organizzare il viaggi per studentesse e studenti da tutta Italia.
IL TRENO DELLA MEMORIA
10 partenze (dal 11 gennaio al 5 marzo 2023) da Puglia, Piemonte, Trentino Alto Adige, Sicilia Lombardia, Calabria, Campania, Umbria, Lazio, Liguria e Toscana. Un vero e proprio “pellegrinaggio laico” che porterà 6.000 passeggeri, fra giovani studenti e adulti, a Cracovia e a Berlino. Il Treno della Memoria, promosso dall’omonima associazione nazionale impegnata nel sostegno ai percorsi di cittadinanza attiva e nella difesa della dignità e i diritti delle persone, non è un semplice viaggio o una gita scolastica ma è un percorso di conoscenza, un viaggio nella storia e nella memoria riassumibile in tre parole chiave: Storia, Memoria e Impegno. Il progetto, che coniuga attività artistiche, testimonianze dirette della storia, incontri e laboratori, nasce dalla convinzione che la costruzione di una cittadinanza attiva e consapevole non possa prescindere dalla conoscenza della Storia e della Memoria dei momenti che hanno cambiato il volto dell’Europa e dall’ascolto delle Testimonianze dei protagonisti di questi cambiamenti. I partecipanti provenienti da tutta Italia, vivranno in prima persona luoghi iconici e momenti fondanti del “secolo breve” per contestualizzare e comprendere meglio il ventennio totalitarista, la guerra e la Shoah, dopo aver partecipato ad un percorso di incontri realizzato in questi mesi dal vivo e on line.
LE TAPPE
Innanzitutto Cracovia, meta simbolica non solo per la sua vicinanza al campo di concentramento e sterminio di Auschwitz-Birkenau ma anche perché la città ha conosciuto l’occupazione tedesca e la sua popolazione ebraica, più di 15.000 persone, è stata quasi interamente sterminata dai nazisti. I partecipanti visiteranno il Ghetto Ebraico, il Quartiere ebraico di Kazimierz con la sua sinagoga, la Fabbrica di Shindler il Campo di concentramento e sterminio di Auschwitz-Birkenau e il Museo di Auschwitz, partner del Progetto. Dopo le riuscite sperimentazioni del passato, diventa tappa fissa Berlino durante la quale saranno visitati i luoghi simbolo della città e del suo passato nazista: il Campo di Concentramento di Ravensbruck, Il Memoriale Sovietico di Treptower Park e il Memoriale dell’Armata Rossa.
GLI INCONTRI CON I SOPRAVVISSUTI
Molti gli incontri in programma per Living Memory a Trento con alcuni sopravvissuti che hanno vissuto l’orrore della Shoah:
– Oleg Mandic (dal 22 al 24 gennaio 2023) sopravvissuto ai campi di Auschwitz-Birkenau e noto come “l’ultimo bambino di Auschwitz”;
– Regina Sluszny (dal 18 al 20 gennaio), una bambina nascosta ai rastrellamenti e che ha vissuto durante la guerra con una famiglia non sua sotto falsa identità;
– Liliana Manfredi (dal 16 al 19 gennaio) è l’unica sopravvissuta della strage della Bettola ed è la “Lili” protagonista di una canzone dei Modena City Rambler che infatti la accompagneranno in una delle serate.
GLI ORGANIZZATORI“Siamo consapevoli che la memoria del nostro passato debba essere uno dei motori che dovranno segnare la ripartenza dopo i mesi che abbiamo affrontato e che stiamo vivendo. Per riuscire ad essere “migliori”, infatti, è fondamentale impegnarci nel nostro presente forti della lezione della storia.Non c’è dubbio che i fatti avvenuti nei campi di concentramento e di sterminio, massima e più terribile espressione dell’odio e della discriminazione, rappresentino in questo senso uno snodo storico fondamentale che è indispensabile non dimenticare. Il Treno della Memoria può essere davvero un faro sul buio del passato e su quanto di più brutto accade ancora oggi nel nostro tempo. È motivo di orgoglio e di grande responsabilità sapere che quest’anno sarà l’edizione più partecipata di sempre del nostro progetto: il mondo della scuola, le amministrazioni locali, le famiglie e le nuove generazioni sanno bene quanto sia importante conoscere la Storia per costruire Cittadinanza.” dichiara Paolo Paticchio, presidente dell’associazione Treno della Memoria.