Sono in sovrappeso 4 pugliesi su 10, con una condizione generale di salute peggiore del dato nazionale. E’ quanto emerge da un’analisi di Coldiretti Puglia, sulla base dei risultati della ‘Sorveglianza Passi’ del Ministero della Salute, diffusa in occasione della Corri Bitritto, il primo evento sportivo organizzato dall’Associazione sportiva Atletica Bitritto, membro della FIDAL, brandizzato “Allénati contro la violenza”, promosso dagli assessorati al Welfare e Sport per sensibilizzare contro la violenza di genere.
Agli atleti che partecipano alla gara competitiva di 10 km e camminata non competitiva di 3,5 km, oltre che ai bambini impegnati nella gara dei piccoli talenti – spiega Coldiretti Puglia – gli agricoltori di Campagna Amica donano una mela, simbolo per eccellenza di salute e sana alimentazione.
“L’attenzione a come si alimentano adulti e ragazzi– ha detto il direttore di Coldiretti Puglia, Pietro Piccioni – è un preciso dovere di tutti, a partire dagli enti locali, delle istituzioni scolastiche che dovrebbero preferire i prodotti tipici e tradizionali non solo per i pranzi somministrati agli alunni, ma anche per i brevi momenti di ristoro, dei pediatri che dovrebbero consigliare, sin dai primi anni di vita dei bambini una corretta alimentazione, magari indirizzando le mamme verso cibi locali e soprattutto sventando l’uso di prodotti costruiti ‘in laboratorio’”.
Secondo uno studio condotto da esperti dell’Università di Copenaghen, dell’Alabama e dell’ateneo di Auckland in Nuova Zelanda, l’obesità incide anche sul clima – aggiunge Coldiretti Puglia – perché essere in sovrappeso comporta la produzione di una maggiore quantità di emissioni di CO2 sia per via dei processi metabolici dell’organismo sia per via dell’eccesso di cibo consumato da chi soffre di obesità.
L’effetto nefasto di una cattiva alimentazione non è solo l’obesità, perché secondo l’American Institute for Cancer Research le cattive abitudini alimentari sono responsabili di circa tre tumori su dieci. La ricerca sta dimostrando che stare in una zona di equilibrio attraverso la sana e corretta alimentazione crea le condizioni per ammalarsi di meno e soprattutto di curarsi meglio. Secondo i dati AIRC in Puglia è stato superato il 58% delle cure per tutti i tumori a 5 anni, un dato incredibile se si considera che negli anni ‘90 la percentuale si attestava sul 30/35% – insiste Coldiretti Puglia – anche grazie ad un regime sano nell’alimentazione e con la dieta mediterranea e il cibo a KM0 l’incidenza dei tumori allo stomaco è inferiore del 27% rispetto alle regioni del Nord Italia, del 30% in meno di tumori al pancreas e del 50% in meno di cancro al fegato e le abitudini di consumo vanno impostate correttamente sin dall’età scolare.
Per aiutare tutto il sistema scolastico e le famiglie ad alimentare al meglio le giovani generazioni e l’intero nucleo familiare, da anni il Progetto di Educazione alla Campagna Amica ha agevolato l’incontro tra i bambini e i prodotti agricoli ‘fatti’ dagli agricoltori. In Puglia negli ultimi 10 anni sono stati coinvolti nel progetto delle masserie didattiche 200mila bambini e 480 scuole.
L’ultima deriva a tavola arriva dal cibo sintetico – denuncia Coldiretti Puglia – per cui in Puglia sono già state raccolte 30mila firme per la petizione utile a chiedere una legge nazionale che vieti la produzione, l’uso e la commercializzazione di alimenti costruiti in laboratorio. Dopo la carne Frankenstein – dice Coldiretti Puglia – è arrivato il pesce fuor d’acqua di mare e il latte senza mucche, nuovo simbolo dell’attacco alle stalle e all’intero Made in Italy a tavola portato dalle multinazionali del cibo, un’aggressione che, dietro belle parole come “salviamo il pianeta” e “sostenibilità, nasconde l’obiettivo di arrivare a produrre alimenti facendo progressivamente a meno degli animali, dei campi coltivati, degli agricoltori stessi, mentre il 94% dei pugliesi non si fida degli alimenti costruiti in laboratorio tra provette e processori, perché preferiscono mangiare solo cibo naturale coltivato e allevato (74%), manifestano consistenti dubbi sul fatto che siano sicuri per la salute (13%), mentre il 7% dei pugliesi lo boccia perché il cibo sintetico sfrutta comunque le cellule animali, secondo il sondaggio condotto sul sito puglia.coldiretti.it.
Numerosi i progetti che vedono coinvolti Coldiretti, Campagna Amica, il Servizio Consumatori della Regione Puglia e le associazioni dei consumatori, utili a formare e informare i consumatori sulle proprietà benefiche dei prodotti agroalimentari a KM0 che tutelano la salute e anche l’ambiente.
Ciò dimostra l’importanza prioritaria di formare una vera e propria cultura della ‘buona e sana tavola’, educazione che deve partire necessariamente dall’età scolare per formare consumatori maturi per vivere meglio e più a lungo. Il cibo locale risponde all’esigenza di garantire sicurezza alimentare, tutela ambientale e salvaguardia della storia e del patrimonio di tradizioni del territorio.
L’obiettivo di Coldiretti e Campagna Amica, insieme al patronato che si occupa di servizi alla persona Epaca, è ‘culturale’ e consiste nel tentativo di cambiare abitudini di consumo sbagliate che si sono diffuse ovunque, formando consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti.