“Questa non è solo una vittoria personale, ma è il raggiungimento di un traguardo collettivo”. Sono state queste le parole con cui Stefano Minerva ha aperto il suo discorso, poco prima di indossare per la seconda volta “la fascia che rappresenta un territorio importante, bello, straordinario da tanti punti di vista e con un popolo fantastico che ci invidiano in tutto il mondo”.
Accolto con un lungo applauso e visibilmente emozionato, Minerva è stato protagonista della cerimonia di proclamazione, che si è svolta oggi, in sala consiliare, a Palazzo dei Celestini. Il presidente della Provincia di Lecce è stato eletto nella consultazione elettorale del 10 novembre scorso, con il maggior numero di voti ponderati, 56.517.
“Alle ore 12.26 del 24 novembre 2022 proclamo eletto alla carica di presidente Stefano Minerva”, ha dichiarato, in apertura di cerimonia, il segretario generale, in qualità di presidente dell’Ufficio elettorale, Angelo Caretto.
Nella sala gremita dai consiglieri provinciali, sindaci e amministratori, dirigenti e personale dell’Ente e alla presenza anche di familiari ed amici, il presidente Stefano Minerva ha inaugurato ufficialmente il suo secondo mandato con un lungo e accorato intervento, in cui ha ricordato alcuni degli interventi più significativi attuati nei precedenti quattro anni di amministrazione, dall’investimento fatto sul personale (dipendenti ed ex Lsu), al risanamento delle partecipate (Alba Service, Salento energia, Stp, Celestini), alla manutenzione delle strade (oltre 50 milioni di euro sugli assi viari provinciali), all’edilizia scolastica (oltre 65 interventi sulle scuole), all’ambiente (piano di riforestazione), alla valorizzazione del patrimonio immobiliare dell’Ente (Masseria Torcito, ex Caserma Cimarrusti, Villa Mellone, il Museo Castromediano, Convitto Palmieri, Palazzo Comi, l’ex Knos), fino al “rafforzamento del trasporto pubblico e cercheremo di realizzare un sogno quello di rendere “SalentoinBus” un servizio gratuito o para gratuito per far spostare i nostri studenti, i nostri turisti all’interno del nostro territorio”, ha detto.
“Ripartiamo da qui, dall’idea di Provincia come Casa dei Comuni, in cui tutte le amministrazioni trovano un collante fra la loro istituzione, la Regione e il Governo. I sindaci hanno raccontato con il loro voto e il loro consenso che questa idea era giusta e che l’abbiamo applicata bene”.
“Oggi è un’emozione che si riallaccia alle emozioni personali e collettive che abbiamo costruito in questi anni. Essere rieletto per la seconda volta a presidente della Provincia, dopo essere stato eletto sindaco a 36 anni, è un traguardo importante che non solo mi da il coraggio di continuare a rispondere alle sfide della modernità, ma anche la responsabilità e l’entusiasmo di rispondere ai cittadini e alle persone che con tanta generosità mi hanno riconfermato”.
“Abbiamo costruito un modello attraverso il quale abbiamo interpretato la Provincia non come un luogo lamentoso a cui guardare indietro, ricordando i vecchi fasti, ma con opportunità nuove da costruire attraverso una nuova lettura degli strumenti che ci sono stati dati”, ha affermato Minerva, evidenziando più volte il ruolo fondamentale dei Comuni.
“Abbiamo fatto questo con i sindaci. La Provincia è stata la Casa dei Comuni, abbiamo affrontato insieme battaglie, dalla xylella alla lotta all’erosione delle coste, dalla battaglia sull’eolico off shore a quella per la 275, che si é sbloccata finalmente grazie alle nostre sollecitazioni. E in questo luogo ogni sindaco e ogni amministratore ha trovato orecchie aperte e occhi attenti alle sollecitazioni che sono arrivate, anche quando non c’erano funzioni direttamente esplicabili da noi e da questo Ente”, ha proseguito Minerva, che ha poi rivolto un ringraziamento “ai collaboratori più stretti, al capo di gabinetto, allo staff che, nei momenti in cui non c’ero, hanno saputo interpretare tutte le mie volontà e la maniera con cui io ho fatto politica in questi anni. Ed ancora il segretario ed il direttore generale, i dirigenti dei vari settori che hanno creduto nel sogno che ho proposto e nella sfida difficile che gli ho messo davanti. Un ringraziamento anche a Rocco Merico per il lavoro che ha fatto in questi anni e che mi è stato vicino. Ed un ringraziamento a tutti gli uffici, a partire dall’ufficio di presidenza, agli uffici vicini alla sede e a quelli lontani, che hanno saputo interpretare l’esigenza con cui abbiamo chiesto di stare vicino ai cittadini, ai sindaci e agli amministratori”.
Ed ancora: “Perché se c’è sempre, ogni giorno, un motivo forte nell’impegno quotidiano, con tutti i problemi che ci possono essere nell’essere oggi amministratore, con tutte le critiche, giuste o sbagliate che uno riceve, e con tutte le preoccupazioni e i pensieri, la matrice di quell’impegno e di quella forza sta nella capacità di dare risposte ai nostri cittadini e ai nostri territori. Quella è la chiave di lettura dell’interpretazione del messaggio che in questi anni abbiamo provato a dare al territorio”, ha proseguito Minerva.
Infine un ringraziamento ai “miei consiglieri di maggioranza, al vicepresidente, ai capigruppo che hanno saputo accompagnarmi in questo percorso, ai consiglieri che sono stati con me nella scorsa legislatura, e quelli di oggi che veramente fanno un lavoro straordinario sul territorio. Un grazie a tutti i consiglieri, anche a quelli che magari non erano candidati nelle mie liste di riferimento, ma che hanno saputo in questi anni venirci incontro e apprezzare anche con voti favorevoli le iniziative di questa presidenza. È successo poche volte nella storia e poche volte in Italia che i bilanci fossero votati all’unanimità in un consiglio provinciale: se ci siamo riusciti è merito non solo della nostra capacità di dialogo, ma anche di essere propositivi rispetto alle idee che abbiamo”.
“In questo risultato c’è tutto quello che ho detto ma, permettetemi di dirlo, c’è anche un po’ di qualità umana che i sindaci e gli amministratori mi hanno riconosciuto nell’attenzione, nella capacità e nella disponibilità di rispondere sempre a tutti: questo non è merito mio, ma dei miei genitori e della mia famiglia, fa parte di un’educazione caratteriale che aiuta ad essere anche dei buoni politici”, ha concluso il presidente Minerva.