Ruffano prepara l’abito buono e si accinge ad accogliere, in una serata di gala dedicata, un ospite speciale: il filosofo Umberto Galimberti.
Un monumento della cultura vivente che sarà accolto sabato 13 luglio nel cuore del paese, in Piazza IV Novembre. Un ritorno a Ruffano, dove recentemente il professore si era recato anche da visitatore delle bellezze del borgo antico, per la sua prima conferenza nel centro storico del paese.
Proprio da un incontro tra il professore ed il sindaco Antonio Cavallo, lo scorso anno, tra lo splendore del borgo antico, è nata la forte volontà dell’amministrazione, ed in particolare del primo cittadino e dell’assessora a Cultura e Turismo Pamela Daniele, di una serata che potesse accogliere il pensiero del filosofo, psicoanalista e saggista di Monza.
È nata così l’idea dell’evento, che prende il titolo di “Emet. La verità sull’amore”. Nel nome, un intreccio. Tra il tema della conferenza e ciò che la rende, come detto in apertura, una serata digala.
Aprirà l’incontro, infatti, con un omaggio all’ospite ed al pubblico,“Emet”. Una bottega sartoriale locale che coltiva il fascino dell’eleganza maschile senza tempo e che porterà sul palco la presentazione di una collezione di camicie sartoriali, dal gusto british e dal tocco eccentrico. Con materiali di primissima qualità, dal cotone Güterman ai bottoni in vera madreperla australiana con spessore 4 millimetri.
Fondata sull’idea che “il classico fatto a mano fa storia”, Emet è una creazione di Gisella Falcone, stilista e modellista sarta di Ruffano, specializzatasi in accademia a Roma nell’ambito maschile e presso il maestro camiciaio Alessandro Siniscalchi aMilano.
La scelta del nome della Bottega Emet, tra le cui accezioni dall’ebraico e dall’aramaico ci sono proprio “verità” e “fare”, si ricollega direttamente al professor Galimberti: è un suo libro, Le parole di Gesù, infatti, ad averlo ispirato.
Questa incursione nello stile e nell’eleganza, che sarà dedicata alle donne vittime di violenze, ci condurrà nel cuore dell’evento, quando Galimberti prenderà la scena per relazionare sull’amore.
Questo elemento, che, come riporta Feltrinelli nella presentazione del saggio “Le cose dell’amore”, “si manifesta come un fantasma, continuamente evocato e rimosso, che propriamente o impropriamente gli uomini non smettono di chiamare amore”, è stato ampiamente trattato dal professore, anche con i suoi scritti. Saggi in cui Galimberti penetra i meandri del sentimento e del desiderio, registrando i mutamenti intervenuti nelle dinamiche dell’attrazione, nel patto con l’amato/a, nei percorsi del piacere.
La serata, realizzata con la collaborazione dell’associazione culturale Pari, sarà allietata dalle incursioni musicali a cura di Alessandro Ferrari e Gioele Nuzzo.
L’inizio dell’evento è fissato per le ore 20:30, con ingresso libero.