C’è una voce che almeno una volta è entrata nella vita di tutti noi, più o meno appassionati di sport, accompagnandoci in una partita memorabile, in una domenica di calcio. È la voce di Riccardo Cucchi, giornalista Rai, sino al 2017 inconfondibile timbro di “Tutto il calcio minuto per minuto”, la trasmissione di Radio1 che segue live gli appuntamenti calcistici del nostro Paese.
Riccardo Cucchi, compagno di emozioni anche nello storico mondiale di Germania 2006 (sue le radiocronache della cavalcata verso la coppa), sarà a Ruffano giovedì 16 novembre.
Presso l’aula consiliare di via Liborio Romano, dalle ore 19 e con ingresso libero, presenterà due suoi libri: “Radiogol” e l’ultimo lavoro, “Un altro calcio è ancora possibile”.
L’evento rientra nel cartellone del Traguardi Festival, rassegna ideata da Pari Associazione Culturale e promossa dal Comune di Ruffano, con l’assessora alle Politiche Sociali Angela Rita Bruno.
Un’anteprima della serata ce la danno proprio le parole di Riccardo Cucchi, cui Pari Associazione Culturale ha rivolto tre brevi domande.
“SPORT SINONIMO DI VALORI”
Il Traguardi Festival dialoga di sport, culture e diritti. Quanto questi tre elementi sono interconnessi e quanto è importante che lo siano?
“Sono legati in modo indissolubile tra loro. Non può esistere sport senza cultura. Anzi, lo sport è esso stesso cultura. È anche storia, storia di donne e uomini che si battono lealmente per superarsi e misurare i loro limiti. Lo sport è valori. Senza esportare valori lo sport perde la sua stessa identità. I diritti umani sono le fondamenta intorno alle quali si formano i valori che ispirano lo sport. E chi lo pratica”.
Porterà a Ruffano il suo ultimo lavoro, “Un altro calcio è ancora possibile”. Un’idea, al contempo romantica e innovativa, che nasce da quale convinzione?
“Dalla convinzione che il calcio debba riflettere sulla sua deriva finanziaria che rischia di allontanarlo, non solo dai valori, ma anche dal sentimento che alimenta la passione dei tifosi. Sentimento che alimenta persino il business. Se venisse meno svanirebbe anche il business”.
Non è la sua prima volta in Salento. Cosa rappresenta per lei questa terra?
“Innanzitutto, tanti ricordi calcistici legati al Lecce e allo Stadio di Via del Mare. Ma anche ricordi di indimenticabili vacanze sui suoi litorali magici e la grande ospitalità della gente salentina. Cultura, arte e accoglienza sono le caratteristiche del Salento.
IL TRAGUARDI FESTIVAL
Giunto alla seconda edizione, il Traguardi Festival si propone di promuovere la cultura dei diritti e le pari opportunità attraverso la letteratura e le storie legate al mondo dello sport. Con un’ampia rete di partner, dal Corso di Laurea in Management dello Sport dell’Università del Salento all’Istituto Comprensivo Statale di Ruffano, dall’Istituto Tecnico Economico “A. De Viti De Marco” di Casarano all’Agenzia Formativa Percorsi, e con il patrocinio della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Lecce, il Traguardi propone un ricco e variegato il programma di eventi che ha già visto protagonisti, nei suoi primi appuntamenti, intellettuali, scrittori, giornalisti, studenti e sportivi, portando le storie dello sport e la bellezza delle pagine ad esso dedicate all’interno di contesti diversi, dalle aule scolastiche ai teatri, fino ai luoghi di lavoro, sperimentando linguaggi e modalità di interazione innovative e premiando chi ogni giorno si batte per un mondo più giusto e contro le discriminazioni.
Quest’anno, inoltre, grazie all’iniziativa Io Leggo, il pubblico del Traguardi ha potuto acquistare una copia dei libri presentati nel festival da donare alla biblioteca del carcere Borgo San Nicola di Lecce.
Dopo Riccardo Cucchi, ultimo appuntamento in calendario sarà quello del 25 novembre, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne. Presso il teatro Renata Fonte di Ruffano ci sarà la presentazione del libro “Sorridendo sempre”, che narra la storia di Nina Corradini, atleta che ha denunciato gli abusi e le umiliazioni nel mondo della ginnastica ritmica. Presente l’autrice Valeria Abate.