Lupiae servizi estingue in anticipo rispetto alle previsioni del piano concordatario le sue pendenze verso i creditori privilegiati per 3.119.383 euro. Tra questi i circa 215 dipendenti della società multiservizi, ai quali tra luglio e agosto sono stati corrisposti gli importi relativi al mancato versamento dello stipendio dell’ottobre 2018 e ai dieci dodicesimi della tredicesima del 2018, 690mila euro per gli stipendi e circa 46mila euro per i Tfr, la cui corresponsione era stata legata in un primo momento alla vendita di due terreni in possesso della società in Via Lodi e via Cicolella.
Un risultato importante, che rafforza ulteriormente la serenità del clima aziendale e la ritrovata efficienza della società multiservizi del Comune di Lecce, che nel novembre del 2018 fu costretta a ricorrere alla procedura di concordato preventivo per garantire la continuità aziendale, a fronte delle continue perdite che il Comune era chiamato annualmente a ripianare e di un quadro debitorio grave verso istituti di credito, erario ed enti previdenziali che ne pregiudicava la prosecuzione dell’attività.
Il percorso verso la chiusura della procedura concordataria, fissata al febbraio 2026, va avanti meglio del previsto, la società è in attivo dal 2019 e ha registrato nel quadriennio un totale di 1.937.542 euro di utili di esercizio. Questa somma rappresenta già l’85% del totale degli utili che la società avrebbe dovuto conseguire entro la chiusura della procedura concordataria.
Il debito complessivo della società, che all’apertura della procedura ammontava a circa 8.243.000 di euro oggi è sceso a circa 4 milioni, con 1,5 milioni che risultano già accantonati. Il 70 per cento dei debiti complessivi, dunque, sono già stati pagati o coperti da accantonamenti.
I positivi risultati di bilancio e la liquidità disponibile in cassa hanno dunque consentito di estinguere in anticipo oltre ai debiti verso i lavoratori anche ulteriori pendenze verso creditori privilegiati tra cui istituti bancari per 711.935,58, Erario per 1.048.742,36 e debiti prededotti in fase di concordato per 291.737,48.
Riguardo ai terreni di Via Lodi e Via Cicolella, la società ha chiesto e ottenuto dal Tribunale di Lecce – Sezione Commerciale, la sospensione delle aste di vendita, in attesa che si compia l’iter procedimentale finalizzato al cambio di destinazione urbanistica degli stessi.
«I risultati di oggi sono il risultato di un gioco di squadra che ha visto insieme il Comune e la società in tutte le sue espressioni – dichiara il sindaco Carlo Salvemini – una Lupiae in salute, che fa fronte prima del previsto agli impegni presi con i lavoratori e con i creditori, fa giustizia delle tante perplessità sul percorso intrapreso nel 2018, delle tante accuse che furono diffuse nei confronti del sottoscritto, accusato di voler far fallire la società per bieco calcolo politico, e fa giustizia ancora una volta di scomposte dichiarazioni tese ad avvelenare il clima aziendale. Ai lavoratori Lupiae dico che dobbiamo continuare a lavorare assieme con spirito di squadra, per compiere gli ultimi passaggi e liberare la società dalle pesantezze della procedura concorsuale, per recuperare piena libertà di azione. Per me il buon andamento della gestione Lupiae è un doppio motivo di soddisfazione, perché oltre a far bene alla società fa bene al bilancio del Comune, che ha bisogno di una partecipata efficiente dal punto di vista economico. Compito del Comune sarà creare le condizioni perché la partecipata concluda il di risanamento, anche attraverso lo strumento della variante urbanistica per dare una diversa possibilità di interesse al mercato ai terreni iscritti a bilancio nel 2013».
«I risultati del bilancio 2022 sono ancora una volta positivi e oggi siamo nelle condizioni di dire che la Lupiae con molto anticipo fa fronte ai suoi debiti – ha dichiarato l’amministratore unico Alfredo Pagliaro – abbiamo superato diffidenze e accuse ma oggi siamo qui a presentare risultati eccellenti per l’azienda e per i lavoratori, che ci impegniamo a migliorare ulteriormente verso la felice conclusione del piano concordatario”.