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Caso unico: lo studente più premiato e il prof più premiato sono legati

Mirko Cazzato ha 21 anni e negli ultimi sei ha fatto incetta di oltre 25 premi e riconoscimenti grazie all’ingegno e all’impegno profuso nella sua startup sociale “Mabasta”, la quale dal 2016 lotta dal basso, da parte degli studenti stessi, contro ogni forma di bullismo e cyberbullismo tra giovani.

Daniele Manni insegna Informatica e Educazione all’Imprenditorialità giovanile presso l’Istituto “Galilei-Costa-Scarambone” di Lecce. Dal 2000 aiuta i suoi studenti a diventare protagonisti della propria vita, li incentiva e li segue nella creazione e gestione di micro startup economiche e sociali e, per questa sua particolare tecnica didattica, negli ultimi 20 anni ha ricevuto un gran numero di premi e riconoscimenti, nazionali ed internazionali.

Oltre al termine “startup”, queste due storie hanno anche un altro fattore in comune e non da poco, ossia che Daniele Manni è il docente di Mirko Cazzato, per cinque anni alle superiori e negli ultimi tre in qualità di coach e mentore. In definitiva è come dire che lo studente più premiato d’Italia è alunno del docente più premiato d’Italia. Quali sono le probabilità che questo possa accadere?

Tra i maggiori riconoscimenti del giovanissimo Mirko vanno ricordati la qualificazione nella Top 10 del “Global Student Prize 2021” (tra i dieci studenti più impattanti al mondo), Premio “Aretè” presso Bocconi Milano, Premio “Leonardo” a Giffoni, titolo di “Studente Italiano dell’Anno 2021”.

Mentre per il prof Manni il “Global Teacher Award 2000”, “Docente Italiano dell’Anno 2020”, Top 3 “Innovation and Entrepreneurship Teaching Excellence Awards 2020”, Top 50 “Global Teacher Award 2015”, tre medaglie del Presidente della Repubblica (2009, 2010 e 2012).

«Non credo proprio che sia un caso – ha commentato Mirko Cazzato – oltre a me e alla mia startup sociale “Mabasta”, il prof Manni ha incentivato e incoraggiato decine di altri studenti che, a loro volta, hanno ricevuto spesso premi e riconoscimenti per l’originalità, l’innovazione e l’impegno nel sociale. Naturalmente il mio percorso è quello che conosco meglio e che, probabilmente, è quello che sta ottenendo più risonanza e successo per il delicato e attualissimo tema affrontato, ossia il bullismo ed il cyberbullismo tra giovani, ma credo di non sbagliare a dire che le studentesse e gli studenti che curano le startup “ECOisti”, “Choes”, “Repubblica Salentina”, “Dieta Med-Italiana”, “Nectarea”, “Salentia”, “Wonder Card”, “Kindom” e, l’ultima nata, “Etica Etnica” hanno ricevuto e continueranno a ricevere grande attenzione, anche sotto forma di importanti riconoscimenti.»

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