Il Ministero dell’Ambiente ha pubblicato nella giornata di oggi la graduatoria delle proposte ammesse a finanziamento relativa all’Investimento 1.1 Linea d’Intervento A del Pnrr. Il bando sull’economia circolare, che finanzia interventi di miglioramento e meccanizzazione della rete di raccolta differenziata dei rifiuti urbani, vede la città di Lecce ottenere un finanziamento complessivo di 3.073.348 di euro, con quattro proposte progettuali su cinque che risultano finanziate.
“Grazie a queste nuove attrezzature tecnologiche possiamo portare il nostro sistema di raccolta differenziata e tassazione sui rifiuti a compiere un salto di qualità decisivo verso i migliori standard nazionali – dichiara il sindaco di Lecce Carlo Salvemini – la tariffazione puntuale, che premia i comportamenti virtuosi di chi differenzia, e il sistema delle isole ecologiche, che consentono di conferire in maniera differenziata e ordinata i rifiuti anche al di fuori della raccolta porta a porta offriranno a Lecce la possibilità di migliorare ulteriormente le percentuali di raccolta differenziata e alla città nel complesso di posizionarsi su standard migliori di sostenibilità. Ringrazio l’assessora Valli, il dirigente e gli uffici del settore Ambiente per il lavoro svolto che ha portato a questo risultato, che ci sfida per il futuro. Vedersi finanziate quattro proposte su cinque ad un bando che ha premiato solo settecento progetti su quattromila presentati è segno della grande qualità delle proposte. Ci aspetta una ulteriore stagione di innovazioni alla quale lavoreremo da subito”.
Finanziato con 559.068 euro il nuovo centro comunale di raccolta in Via Belloluogo: un’area che sarà presidiata e allestita con dotazioni tecnologiche e videosorveglianza, nella quale i cittadini potranno conferire in maniera differenziata i rifiuti riciclabili (non la frazione organica, né il secco residuo) A Lecce, sono già presenti tre CCR: uno in viale Grassi, nei pressi dell’ospedale “Vito Fazzi”, l’altro in viale Giovanni Paolo II, a servizio del quartiere Stadio, e l’ultimo nella zona industriale. Ammesso con un punteggio alto ma non finanziato per esaurimento fondi data la numerosità dei progetti giunti da tutta Italia il centro comunale di raccolta previsto in via Caiulo.
Il ministero dell’Ambiente ha finanziato due diversi progetti che andranno disegnare la nuova rete delle isole ecologiche in città. In particolare, il progetto “Isole ecologiche intelligenti”, finanziato con 781.731 euro consentirà l’installazione di 15 isole ecologiche, ciascuna dotata di 6 contenitori, posizionati in linea o in configurazione 3+3, tutti georeferenziati. Intelligenti perché permetteranno l’identificazione dell’utente che conferisce tramite una “chiave elettronica” (codice, tessera o app) e la rilevazione puntuale di peso e volume dei rifiuti tramite scanner ottico o bilancia. Tutto questo contribuirà al calcolo della Tari dovuta dall’utente commisurata a quanto si conferisce. Inoltre, ci saranno finestre temporali per l’accesso e maggiore flessibilità per il conferimento dei rifiuti di specifiche attività economiche, come quelle di ristorazione. Di queste isole 9 sono previste nel centro storico (via Tiso e Prato, via Alberici e Antoglietta, via Pellegrino, via Cairoli e Caracciolo, via Rubichi, via Grandi, via Basseo e Venera, via Adua, viale dell’Università) e 6 nel centro urbano (via Oberdan, via Imperatore Adriano, Piazza Ariosto, Via Volturno, piazzetta De Grisantis, piazzetta Congedo).
Il progetto “Isole ecologiche intelligenti recintate”, finanziato con 734.995 euro, prevede l’installazione di 10 isole ecologiche recintate, dotate di 8 contenitori (più quelli per i rifiuti urbani pericolosi e gli olii) per ciascuna isola, posizionati in linea o in configurazione 3+3, tutti georeferenziati. Hanno la stessa dotazione tecnologica e funzionamento delle prime ma si differenziano perché tutta l’area dell’isola è recintata e coperta. Queste 10 isole ecologiche recintate saranno posizionate in Piazzale Siena, in via Machiavelli, in Piazzale Cuneo, in viale della Repubblica, a Torre Rinalda, a Spiaggiabella, due a Torre Chianca e due a San Cataldo.
Finanziato con 997.555 euro anche il progetto per la creazione del Sistema integrato di governance del territorio con l’implementazione di strumentazione hardware, software per applicazioni IoT (Internet of Things) specifiche per la tariffa puntuale della Tari e l’acquisto di attrezzature di raccolta dei rifiuti dotate di chip identificativi dell’utenza. La Tarip (Tariffa Rifiuti Puntuale) è un sistema equo che premia i comportamenti virtuosi dei cittadini che differenziano correttamente i materiali riciclabili e riducono al minimo quelli non riciclabili. Si paga, quindi, sulla base del quantitativo di rifiuti prodotto, e non sulle dimensioni degli immobili.
“In questi anni siamo riusciti a portare la raccolta differenziata alle soglie del 70 per cento in città, grazie a queste innovazioni e all’impegno dei cittadini diligenti, avremo l’occasione di fare un ulteriore balzo in avanti – dichiara l’assessora all’Ambiente Angela Valli – giungere alla tariffazione puntuale rappresenta una vera e propria rivoluzione anche nel rapporto tra cittadino e Comune, perché nella determinazione del contributo che ciascuno dà al sostegno dei costi di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani si introduce un criterio finora assente, quello della virtuosità dei comportamenti. La sensibilità ambientale, la buona volontà nel contribuire alla costruzione di un futuro sostenibile, verranno finalmente premiate. Ringrazio il Settore Ambiente la cui competenza e determinazione ha permesso il raggiungimento di obiettivi così ambiziosi e sfidanti per la nostra città. Le infrastrutture che andremo a realizzare rappresenteranno presidi a servizio di una città più pulita e renderanno ancora più facile differenziare”.