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“Leverano in fiore” si prepara all’edizione 2023 e sbarca a Milano

Appuntamento da domani al 24 febbraio prossimo a Milano con MyPlant & Garden,  per Leverano In Fiore, associazione che a Leverano raggruppa il comparto floricolo e che ogni anno organizza l’evento omonimo con la Ivan Bergh Floral School e porta nel comune salentino maestri fioristi da tutto il mondo che si sfidano a singolar tenzone realizzando delle vere e proprie sculture con fiori e ortaggi.

La brigata è pronta a partire per la Lombardia, per l’importante rassegna internazionale green expo e lo fa con una marcia in più: si è infatti costituito il gruppo di giovanissimi di Leverano In Fiore, figli e nipoti di chi da sempre lavora con le mani nella terra per produrre bellezza e vuole continuare sul solco do una tradizione tracciata dalle proprie famiglie.

L’idea del gruppo giovanissimi nasce nei giorni dell’evento dello scorso anno, quando nelle vie del centro storico tra tante persone che si adoperavano a realizzare delle vere e proprie opere d’arte, c’erano anche ragazzi.

“ Eravamo pochissimi  – spiegano – rispetto al gruppo dell’associazione. Ma il nostro aiuto era ammirato in maniera smisurata da tutti. Per mesi gli adulti avevano pianificato tutto nei minimi dettagli per rendere l’evento quanto più bello e rilevante possibile e senza programmarlo sono riusciti a raggiungere un obiettivo sicuro più importante, se non proprio il più importante: coinvolgere i giovani”.

I ragazzi ci hanno messo del loro, divenendo parte attiva di un progetto che sa di famiglia e di comunità.

“Questo lavoro è nell’indole di tutti noi che proveniamo da famiglie che da generazioni sono inserite nel florovivaismo. Siamo consapevoli che bisogna avere tanta passione e soprattutto tanto coraggio per investire in questo settore che implica innumerevoli difficoltà e tanta incertezza. 

Sicuramente per questo primo anno il nostro obiettivo primario è quello di fare un esperienza diversa, divertente ma che al contempo possa servirci come occasione per imparare nuove cose e chissà, magari il nostro contributo potrà essere utile anche ai più grandi per creare qualcosa di innovativo “.

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