Si è tenuta oggi, venerdì 10 febbraio, la conferenza stampa di presentazione e consegna di una incubatrice da trasporto all’avanguardia alla terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Lecce. Si tratta di una donazione che ha visto unite, anche in considerazione del significativo costo del macchinario, tre realtà associative del territorio salentino: l’associazione “Cuore e mani aperte” OdV, presieduta dal cappellano del Fazzi, Don Gianni Mattia; il Lions Club Lecce Messapia e l’associazione “Figli in paradiso: ali tra cielo e terra” OdV. Erano presenti il direttore generale di ASL Lecce, avvocato Stefano Rossi, il sindaco di Lecce, avvocato Carlo Salvemini; la direttrice amministrativa dello stesso presidio, dottoressa Sonia Cioffi, il dirigente medico dell’UTIN, dott. Maurizio Petracca.
La raccolta fondi per l’acquisto del macchinario si è tenuta nel corso di una serata di beneficenza che si è svolta, con la direzione artistica di Silvio Quarta, al Teatro Apollo di Lecce, lo scorso 22 dicembre e che ha visto una grande partecipazione da parte della cittadinanza.
A descrivere la funzionalità del macchinario è stato il dottor Maurizio Petracca, “L’incubatrice da trasporto serve come dice il termine stesso a trasportare i neonati. Rammento, per chi non lo sapesse, che la terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Lecce diretta dal dottore Adriano Bove, è il punto nascita più importante da Bari in giù, quindi avere tutte le attrezzature, le strumentazioni, il personale dedicato affinché questo punto nascita possa lavorare al meglio è fondamentale. Noi facciamo circa 2.000 nati all’anno, alcuni di questi sono purtroppo neonati che hanno bisogno di assistenza e questa incubatrice serve appunto per il trasporto in sicurezza del neonato dal momento della nascita sino al nostro reparto di terapia intensiva neonatale. E non solo viene utilizzata anche per i neonati sani, ma con una importanza lievemente minore. E perché è così importante questa piccola scatola riscaldata? Perché uno dei rischi maggiori che corrono i neonati nel momento della nascita, soprattutto se patologici, è quello del raffreddamento; il bambino, infatti, perde temperatura in tempi brevissimi. Perdere un grado o anche più di temperatura aumenta la morbilità e la mortalità nel neonato. Quindi non è una questione secondaria o di scarsa importanza: danni cerebrali, danni neuromotori, danni di sviluppo psicomotorio possono essere realmente evitati mantenendo temperature corporee adeguate. Quindi è un oggetto importantissimo del quale non possiamo fare a meno, e dunque ringrazio le associazioni che si sono spese per questa donazione”.
Il direttore generale di ASL Lecce, Stefano Rossi, ha tenuto a precisare “Sono io che ringrazio il mondo dell’associazionismo per il gran lavoro che fa, sia per le donazioni ma anche perché sono sempre di pungolo alle amministrazioni per fare di più e fare meglio e di questo vi ringrazio. Il dono, il gesto è importante ma sapervi in pista a fianco a noi e spesso anche avanti a noi, ci aiuta a fare di più, ci spronate a fare meglio. Viviamo un inverno demografico per cui questo macchinario è uno scrigno che custodisce dei piccoli tesori.”
Anche il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, ha aggiunto: “Ringrazio le tre associazioni per questa donazione e per il lavoro encomiabile che consegnate alla nostra comunità, che si arricchisce periodicamente di momenti che sono simbolici, perché esito di iniziative benefiche in rete organizzate, ma anche concreti, perché trasferite veri e propri arricchimenti nella dotazione e nelle apparecchiature di servizi alla ASL. Il Direttore Rossi ha già molto lucidamente sollecitato quella che è l’ulteriore funzione che voi svolgete, ossia quella di essere sollecitatori di maggiori determinazioni nella garanzia di livelli di prestazioni che sono adeguati ai bisogni che si modificano.”
“I figli sono sempre frutto dell’amore. Comunemente si usa dire che serve una mamma e un papà per metterli al mondo. In realtà tutto ciò che è necessario è quello scegliersi per consacrare la vita – sono le parole con cui Don Gianni Mattia, presidente di Cuore e mani aperte OdV ha presentato l’iniziativa – Le Associazioni di volontariato sono indispensabili nella nostra società. Una società sempre più spesso schiacciata dal peso della solitudine e non sempre le istituzioni bastano a sopperire ogni esigenza ed emergenza. Le associazioni di volontariato nascono quindi con questa missione nel cuore, esserci per alleviare la paura, la solitudine e il dolore. Cuore e mani aperte, Associazione Figli in paradiso e il Lions Club Lecce Messapia sono un po’ come una mamma e un papà, importanti nella nostra realtà salentina per la nascita di vita, speranza e cura. Questa unione, questo essersi incontrati lungo il cammino ha permesso di realizzare un’altra donazione che profuma di futuro. Oggi viene donata una incubatrice da trasporto alla Neonatologia di Lecce. Questa piccola “culla”, prima dimora che accoglie i neonati prematuri dal momento che emettono il loro primo vagito, sono importantissime per permettere ai prematuri di completare il loro percorso di crescita, tutelando la loro salute e garantendo loro la possibilità di diventare grandi e forti. Non sempre l’inizio vita è dei più semplici, ma con fiducia, speranza e amore, si accompagnano con dolcezza questi piccoli neonati verso i tanti sorrisi che doneranno. Grazie di cuore ai nostri benefattori, inclusi quelli del 5 x mille, per essere le mani che ci sostengono”.
La Presidente del Lions Club Lecce Messapia Maria Belviso ha tenuto a evidenziare come “Il Concerto di Natale del 22/12/2022 al Teatro Apollo organizzato dal nostro Club, giunto alla quinta edizione è diventato ormai una tradizione natalizia per la città di Lecce, ha consentito anche quest’anno di realizzare tale importante donazione insieme alla consolidata collaborazione con l’Associazione Cuore e Mani Aperte e, per la prima volta nostra partner, con l’Associazione Figli in Paradiso. Questo è un altro evento straordinario ed emozionante: quando si parla di bambini non ci si può sottrarre a dare qualunque sostegno. E anche questa volta abbiamo aderito con entusiasmo e grande partecipazione di pubblico: vedere il teatro al completo ci ha confermato quanto i cittadini siano aperti e sensibili a queste forme di solidarietà concrete per il nostro territorio”.
“Dopo la morte di mio figlio Daniele, nel 1998, decisi, sin da subito, di condividere la mia esperienza di dolore con altre mamme, anche se in quelli anni, parlare del nostro dolore e mettere gli altri nella situazione di parlare, esternando le proprie emozioni, non era semplice – ha dichiarato Virginia Campanile, presidente di Figli in Paradiso: ali tra cielo e terra – Decisi comunque di andare avanti in questa missione che mi ha condotto a incontrare tante mamme. A piccoli passi, mi accorsi che questa mia condivisione portava del bene sia a me, sia alla persona che mi ascoltava e condivideva il suo dolore. Questo confronto di un vissuto “tagliente” giovava al mio e all’altrui cuore. L’associazione “Figli in paradiso: ali tra cielo e terra” nasce proprio con queste emozioni nel cuore e con l’intento di creare condivisione. Abbiamo creato piccoli gruppi di genitori “orfani” in varie località dell’Italia meridionale che cerco di seguire personalmente, organizzando anche diversi convegni regionali e nazionali con tematiche e relatori che si distinguono per competenza e sensibilità. L’ associazione fa parte del Coordinamento Nazionale AMA (auto mutuo aiuto) e si occupa di formare i facilitatori della comunicazione che presiedono e coordinano il gruppo AMA. Seguiamo genitori che hanno perso un figlio dopo un suicidio, dopo una malattia, in seguito a incidente stradale e da un po’ di tempo abbiamo iniziato a seguire i familiari di vittime di femminicidio. Gli stessi genitori che ne fanno richiesta, dopo un percorso di preparazione, possono diventare anche loro “guaritori” di altri genitori, ossia facilitatori di un gruppo AMA. Tre sono le iniziative che si organizzano annualmente e che rappresentano un valido punto di riferimento per il nostro territorio: la fiaccolata della memoria “Accendi una luce”, con relativa tavola rotonda; il Concorso Letterario Nazionale, destinato a ragazzi di scuola media e superiore e il Convegno Nazionale che ogni anno si tiene in una regione diversa. Di estrema importanza sono le iniziative prese in modo sinergico con altre associazioni. L’ultima in ordine di tempo, grazie alla serata organizzata con “Lions Club Lecce Messapia” e l’associazione “Cuore e mani aperte” è la donazione odierna di questa incubatrice da trasporto a favore dell’UTIN. Sono tanti i riconoscimenti che riceviamo e che vanno ad arricchire il nostro adoperarci per il bene altrui e di tante mamme, tanti papà che chiedono di tornare a “vivere”, riappropriandosi di quella serenità che trasforma il dolore in condivisione, in cristalli di memoria da custodire e narrare”.
L’Associazione Cuore e mani aperte OdV è stata fondata nel 2001 e da allora opera con spirito di carità cristiana in tutte le situazioni di bisogno, con particolare riferimento alle esigenze di natura socio-sanitaria. Negli ultimi anni ha sviluppato una significativa attenzione verso l’umanizzazione delle cure e degli spazi ospedalieri. In questo ambito si inseriscono numerose iniziative: dalla Bimbulanza allo Spazio Benessere, da una Casa di Accoglienza per i parenti dei degenti alla colorazione della Risonanza Magnetica del Fazzi.
Il Lions Clubs International è la più grande associazione mondiale nel servizio comunitario e umanitario. Ha oltre 100 anni di vita, conta circa 1.400.000 iscritti, oltre 45.000 Club in 202 Paesi del mondo. Il motto “We Serve” sintetizza lo scopo dell’Associazione. Questo non si concretizza solo in iniziative finalizzate alla raccolta di fondi per soddisfare vari bisogni, ma anche in progetti e programmi di informazione, prevenzione e formazione in diversi campi: salute, ambiente, giovani e altro ancora.
L’Associazione Figli in paradiso: ali tra cielo e terra nasce a Otranto nel 1999 su iniziativa di Virginia Campanale, dopo la prematura scomparsa del figlio Daniele. Da allora si impegna a essere accanto alle famiglie in lutto per aiutarle a uscire dalla solitudine, attraverso la condivisione del dolore, l’ascolto, la presenza discreta e soprattutto con un cammino di fede. Dal Salento successivamente si è diffusa in Puglia, Campania, Calabria e Sicilia dove, oltre agli incontri mensili in cui si celebrano le Messe per i propri figli, sono stati costituiti i gruppi AMA (Auto Mutuo Aiuto) per l’elaborazione del lutto.