Due appuntamenti nel Salento con Mariangela Gualtieri,poetessa e autrice teatrale tra le più grandi artiste contemporanee: organizzati dal corso di laurea DAMS del Dipartimento di Beni culturali dell’Università del Salento in collaborazione con l’azienda “Cantina Fiorentino” di Galatina, si terranno il 6 e 7 febbraio 2023.
Il 6 febbraio 2023, alle ore 18 nella sede della “Cantina Fiorentino” (via Guidano, 18 – Galatina, provincia di Lecce), Mariangela Gualtieri leggerà versi tratti dal suo ultimo libro “L’incanto fonico. L’arte di dire la poesia” (Einaudi, 2022) e dialogherà con la ricercatrice Alma Mileto (Università di Roma “La Sapienza”).
Il 7 febbraio, alle ore 11 nell’aula 7 – edificio 6 del complesso Studium 2000 (via di Valesio, Lecce), l’artista dialogherà con gli studenti dell’Università del Salento; a questo incontro parteciperanno il Rettore Fabio Pollice, il Direttore del Dipartimento di Beni Culturali Raffaele Casciaro e Francesco Ceraolo, docente di Storia del teatro.
«Questi incontri sono un regalo enorme alla comunità dell’Università del Salento e all’intero territorio», sottolinea il professor Francesco Ceraolo, «in particolare quello con i nostri studenti, al quale Mariangela Gualtieri ha tenuto moltissimo. Da loro, come spesso ha detto, emergono gli stimoli più puri per un’artista. Ed è nel confronto con una grande poetessa come Mariangela Gualtieri che trova senso l’intera esperienza formativa che si fa nell’Università».
«L’impresa deve avere una sua cultura per investire nella cultura: questa è la filosofia della nostra Cantina», aggiunge l’imprenditore Pierantonio Fiorentino, «È per noi strategico rinnovare, pertanto, la sinergica collaborazione con l’Università del Salento in questa importante iniziativa».
Mariangela Gualtieri ha fondato nel 1983 a Cesena, assieme a Cesare Ronconi, il Teatro Valdoca. Le sue opere, tutte edite da Einaudi, sono riconosciute tra i grandi capolavori della poesia italiana e internazionale: “Fuoco centrale e altre poesie per il teatro” (2003), “Senza polvere senza peso” (2006), “Bestia di gioia” (2010), “Le giovani parole” (2015), “Quando non morivo” (2019). Il suo ultimo lavoro è, appunto, “L’incanto fonico. L’arte di dire la poesia” (2022). Specificamente per il teatro sono stati scritti “Caino” (2011) e “Paesaggio con fratello rotto” (2021).
«I versi di Mariangela Gualtieri affondano nella memoria di esperienze primordiali: l’infanzia, la nascita, il rapporto carnale con luoghi in cui si è vissuto, dimorando in una concezione quasi animistica del cosmo, in cui ogni elemento della natura parla all’umano e con l’umano trova un profondo afflato», spiega Ceraolo, «Proprio “L’incanto fonico. L’arte di dire la poesia”, il suo ultimo testo, racchiude l’essenza della sua ispirazione, mai sganciata dal piano della pratica teatrale e vocale. Le parole scritte sono anche sempre proferite dalla poetessa sulla scena per il pubblico. Più che i testi, è forse il suo timbro inconfondibile, la grana della voce, l’intonazione emozionale ad aver saputo parlare così profondamente a così tanti lettori/spettatori, a livello nazionale e internazionale. Sulla scena e attraverso i suoi testi, la poesia di Mariangela Gualtieri ha rieducato il pubblico all’ascolto, a cui l’uditore deve sapersi abbandonare con attenzione, soppesando le parole, scindendo i suoni dai significati, attendendo che – nelle parole della poetessa – “qualcosa di sconvolgente per un istante si faccia percepire dai nostri fragili e grossolani sensi”».